Questa domanda se la sono posta tutti i pescatori a spinning almeno una volta nella loro carriera. Come si imbobina un mulinello da spinning?
Sembra una stupidata, ma per un pescatore alle prime armi essere messo di fronte ad un mulinello vuoto e ad una bobina di filo nuova può essere veramente traumatizzante.
Ricordo che quando ho cominciato a comprarmi da solo l’attrezzatura da pesca andavo spesso dal mio negoziante di fiducia e lui aveva un piccolo marchingegno dove incastrava la bobina del mulinello su un alberino collegato a un motorino e la bobina di filo su un rocchetto di filo. Azionava il suo trabiccolo tutto sgangherato (ricordo che quando lo faceva partire vibrava tutto il bancone) e si metteva a spingere quel filo con il dito avanti e indietro.
Quel mio negoziante riusciva, con quel suo imbobinatore artigianale, a riempire la bobina dei miei mulinelli in pochi minuti. E finchè ero piccolino e mi sono servito da quel negoziante non mi sono mai posto il dilemma di come imbobinare un nuovo filo. Semplicemente andavo da lui con il mulinello mezzo vuoto sceglievo quale filo mettere e lui faceva girare il suo imbobinatore. Stop.
I problemi sono arrivati quando il mio negoziante ha chiuso e io ho cominciato a servirmi in altri negozi (in molti altri negozi) e questi spesso non avevano un imbobinatore. Ricordo che ci rimasi un po’ male la prima volta che comprai un mulinello nuovo e il negoziante mi porse semplicemente la scatola e lo scontrino dopo aver pagato senza propormi di imbobinarlo.
Chiedendo a pescatori vari negli anni ne ho sentite di tutti i colori su come avrei dovuto fare a imbobinare i miei mulinelli. Teorie più o meno sensate su antichi trucchi e malizie per avere un filo sempre al top, che lanciasse lontanissimo, senza fare mai una parrucca. Io stesso per anni ho imbobinato i miei mulinelli facendo un grossolano errore, poi ho capito il perchè.
Il classico errore che tutti hanno fatto almeno una volta imbobinando un mulinello
L’errore più grande che ho fatto per anni, è stato quello di imbobinare i mulinelli da spinning usando una penna! Avete capito bene. La classica penna per scrivere gli appunti.
Prendevo il primo malcapitato che mi passasse a tiro (spesso anche mia nonna) gli mettevo una penna in mano, ci infialvo sopra la mia bobina di filo e dicevo al mio aiutante di tenerla in orizzontale, magari facendo un po’ di atrito sulla bobina.
Io mi mettevo con la mia canna da pesca di fronte al mio assistente, passavo il filo nel primo anello e poi, dopo aver annodato il filo alla bobina iniziavo a recuperare.
Beh… cosa c’è di strano?
Sono abbastanza sicuro che molti pescatori leggendo questa descrizione avranno pensato: “Io faccio sempre così… cosa c’è di strano?”
Quando si imbobina un mulinello in questa maniera non si tiene conto di una delle caratteristiche tecniche fondamentali dei fili che usiamo per pescare: la memoria meccanica.
Nonostante le case produttrici di fili continuino a ripeterci che i loro fili non hanno alcuna memoria meccanica la realtà è ben diversa. Ci sono al massimo fili che hanno una bassissima memoria meccanica ma comunque un minimo ce l’hanno! È una qualità intrinseca di questo tipo di materiale, per cui facciamocene una ragione e proseguiamo.
La memoria meccanica è anche la principale causa delle fastidiose parrucche nei nostri fili. Tutto succede perchè il filo viene avvolto dalla casa costruttrice su un rocchetto seguendo un particolare senso di avvolgimento. Il filo rimarrà poi per diverso tempo avvolto in questa posizione per cui memorizzerà questa forma.
Quindi quando andiamo ad imbobinarlo su un altro filo dovremo stare molto attenti a non dare al filo particolari torsioni che ci porterebbero alle fastidiose parrucche. Se torniamo a pensare a quella scena in cui io imbobinavo il mulinello mentre mia nonna teneva la bobina con la penna capirete da soli quindi che di torsioni ai fili non ne ho risparmiate molte.
Questo perchè il filo che esce dal rocchetto poi dovrà passare dal primo anello e poi dall’archetto (torcendosi).
Come imbobinare il mulinello correttamente
Per la gioia di mia nonna e di tutti gli altri malcapitati che negli anni mi hanno assistito nei miei imbobinamenti il modo corretto per imbobinare un mulinello da spinning non prevede l’ausilio di nessun assistente.
Quindi chi la tiene la bobina?
Nessuno! La bobina di filo la andremo ad appoggiare a terra! Avete capito benissimo. Facendo però molta attenzione al lato della bobina rivolto verso l’alto. Dovrà essere quello con l’etichetta e le scritte della casa costruttrice. Non tanto perchè ci piaccia vedere la marca del nostro filo, ma perchè il filo dovrà uscire nello stesso senso con cui è stato imbobinato sul rocchetto. Avete capito adesso?
Ripercorriamo quindi il percorso: Il filo esce dalla bobina con il suo senso naturale, passa dal primo anello, e poi arriva al mio archetto, che però questa volta avvolgerà il filo nella sua posizione naturale! Perfetto no?
Per completezza vi metto anche un video girato nei mesi scorsi da Luca Quintavalla che parla proprio di come imbobinare i nostri mulinelli. Nel video Luca parla si dei mulinelli da spinning che dei mulinelli da casting (di cui però vorrei scrivere un articolo a parte prossimamente)
Ciao, parlate comunque di un rocchetto di filo di fluoro carbon, dove è consigliabile utilizzare questa tecnica di imbobinamento.
Per nylon e treccia il discorso è diverso, il metodo classico con la bobina in posizione verticale è consigliato praticamente da tutte le aziende che trattano fili.