Suona la sveglia e sono le 4.15 di sabato 20 giugno. Alle 7.30 io e Cristian dobbiamo essere all’autogrill di Casalecchio per incontrarci con Marco e Oby, gli altri due admin del gruppo facebook Gobbo Rivoluzionari – Passione per la pesca, destinazione Firenze, fiume Arno.
L’Arno è un fiume che mi piace tantissimo, è il fiume sul quale è nata questa forte amicizia tra noi 4 admin del gruppo e poi mi ha sempre ragalato ottime catture! È un fiume con tantissimi spot, sia cittadini che wild, e in cui vivono tantissime specie di pesce, sia autoctone che alloctone, e il nostro obiettivo è comunque il siluro!
Arrivati a Firenze andiamo subito al primo spot che avevamo individuato, prepariamo le canne e iniziamo a fare spinning. Io sinceramente ero poco convinto, sarà che sono abituato ai soliti posti vicino casa che se non c’è il fiume in piena le catture sono molto difficili e infatti non ho neanche messo la Go Pro al petto! A differenza di tanti io preferisco pescare con attrezzatura da casting, ovviamente di potenza adeguata. Uso una 40 – 100gr abbinata ad un mulinello potente. I vantaggi secondo il mio modesto parere sono prima di tutto la leggerezza della combo rispetto a quella da spinning, e poi usando esche voluminose e che creano parecchio attrito in acqua, trovo più indicato il recupero tramite un mulinello a bobina rotante.
Inizio a pescare con una testina da 30gr con e uno shad da 14cm in gomma siliconica nonostante il fondo sia molto sporco e pieno di ostacoli. Quindi decido di non far scendere troppo in profondità la mia esca artificiale e opto per un recupero allegro, lineare e con jerkatine leggere cercando di dare un po’ di irregolarità al recupero dell’ esca. Al terzo lancio sento una bella stoppata… Come al solito quando la mangiata non è delle più decise si ha sempre quella frazione di secondo in cui pensi se ferrare con decisione o se non farlo per non rischiare di perdere l’ artificiale su un ostacolo sommerso! Questa volta l’istinto mi ha detto di ferrare, ed io ho ferrato! Pochi minuti di combattimento e il siluro viene a farsi fotografare per una foto ricordo prima di ritornare a nuotare come faceva prima.
Si continua a spinnare fino all’ora di pranzo ma questa sarà l’unica cattura. Dopo pranzo (rigorosamente in stile gobbico con focaccia pugliese fatta dalla suocera e salame doc modenese del nostro Marco), non essendo del posto andiamo a esplorare un po’ di posti in cerca dello spot giusto per cambiare tecnica di pesca… Passeremo dallo spinning ad una pesca statica e di attesa ma dalle ottime prospettive e possibilità di agganciare un pesce di taglia. Essendo ovviamente sprovvisti di barca o gommome e non potendo quindi utilizzate la tecnica della break line ci affideremo all’esperienza e alle capacità di Marco utilizzando la tecnica della telebreak.
La telebreak a differenza della break-line non avviene fissando la lenza di rottura ad un ostacolo fisso come può essere ad esempio un albero sommerso, ma la lenza di rottura va fissata ad una pietra o ad un piombo a perdere, nel nostro caso una pietra, la quale verrà lanciata se si riesce sulla sponda di fronte o sull ostacolo sommerso e una volta incagliata per bene verrà agganciata l’esca viva (nel nostro caso anguilla) con la teleferica.
Una volta posizianato le canne e le nostre esche, inizia la fase di attesa… In questa fase con una normale montatura a fondo e un lombrico Cristian e Oby hanno pescato tantissimi baby siluri, e hanno ingannato il tempo divertendosi.
Alla fine durante la notte e nelle prime ore della mattina abbiamo avuto 5 o 6 attacchi che in una notte non sono pochi, ma purtroppo i pesci si sono slamati subito. Probabilmente abbiamo usato anguille vive troppo grosse; ma non essendo del posto e non sapendo dove reperire anguille o altri pesci da innescare di misura giusta siamo andati a comprarle in pescheria.
Sicuramente poteva andare meglio, ma almeno adesso abbiamo la consapevolezza che curando un pochino meglio qualche particolare come ad esempio la misura delle anguille da innescare le cose le stiamo facendo nel modo giusto. Ed è solo questione di tempo, l’over arriverà presto.
In tarda mattinata dopo aver smontato tutto ci siamo rimessi in macchina direzione casa con la gioia di aver passato del tempo con i propri amici condividendo la nostra passione. Emozioni che la pesca regala sempre indipendente dalle catture effettuate.