Lo scorso 1 ottobre un emendamento alla prossima Finanziaria da inserire nella legge di bilancio dello Stato per la gestione delle entrate e delle uscite.
Dopo la già discussa proposta dell’onorevole Nicodemo Nazzareno Oliverio che nelle scorse settimane ha fatto infuriare tutto il mondo della pesca sportiva italiana, sembra che la tanto acclamata licenza di pesca in mare a pagamento sia approdata in parlamento.
L’emendamento proposto da un gruppo di Senatori provenienti da diverse forze politiche (Nuovo Centro Desta, PDL, Gruppo misto, GAL) riporta anche i costi che la licenza di pesca in mare dovrà avere: € 20,00 annui per chi pesca da riva e € 200,00 per chi pesca dalla barca.
Sembra poi che i senatori abbiano voluto correggere tali cifre abbassando da 200 a 100 € la licenza per la pesca sportiva dalla barca, ma il succo non cambia. Infatti, come per la proposta dell’onorevole Oliverio, il ricavato servirebbe per finanziare le associazioni dei pescatori professionisti.
https://www.facebook.com/matteo.defalco.7/posts/642246132559386
Come molti esponenti della pesca sportiva (qui sopra trovate un post di Matteo De Falco) stanno già facendo vi invitiamo a manifestare il vostro disappunto, non tanto per la licenza di pesca in se, che potrebbe anche essere giusta sotto certi punti di vista, ma per le motivazioni e soprattutto le finalità per cui un pescatore sportivo dovrebbe sborsare 200 euro l’anno per sovvenzionare i pescatori di professione.
Di cosa ci meravigliamo?con questo governo dovremmo meravigliarCi del fatto che così tardi hanno messo la licenza a pagamento…non conoscoNo la vergogna
Purtroppo credo che sia colpa del governo TUTTO, perchè come vedi la proposta approdata in parlamento arriva da diversi gruppi parlamentari!
Sarebbe veramente una grande sconfitta per la pesca sportiva se questa proposta dovesse diventare una legge effettiva.
Non tanto per il costo ed il fatto di mettere una licenza per la pesca in mare (che secondo il mio parere dovrebbe essere rilasciata solamente dopo un esame sulla conoscenza dei regolamenti e delle specie insidiabili), ma per il fatto che il ricavato vada ai primi responsabili dell’impoverimento del nostro mare!
Hai voglia a diffondere il C&R, pescare senza ardiglioni, toccare il pesce a mani bagnate etc quando vedi una rete che ti striscia a 20 metri da riva!
Fantastico posto l’Italia, dove si può f****re qualsiasi risorsa ambientale fino al suo totale disfacimento.
Purtroppo l’esame prima del rilascio, che reputo anche io una cosa sensata seppur una rottura di scatole non indifferente, è molto lontana da venire. Soprattutto quando si parla di regolamenti, troppe differenze da ragione a regione.
Per quanto riguarda una licenza di pesca in mare non credo che il concetto sia sbagliato, sono sbagliate le motivazioni!
Anche secondo me come concetto la licenza in mare ci starebbe ma a patto che il ricavato vada ad educare gli sportivi e a salvaguardare il nostro mare!! Non certo nelle casse di qualche cooperativa di professionisti! E’ una cosa priva di ogni logica
il popolo dei pescatori sportivi è vasto e sono loro che acquistano sempre prodotto nei negozi di articoli da pesca e on line; una tassa così esosa potrebbe scoraggiare tanti a danno pure di questi esercenti che pagano le tasse; anche i negozianti dovrebbero far sentire la propria voce attraverso i rappresentanti di categoria.
Il problema è che il popolo dei pescatori è troppo diviso e i rappresentanti di categoria spesso sono parte integrante del sistema!
NON SI PUò TASSARE LA PESCA SPORTIVA IN MARE,è ORA DI DIRE BASTA!NON PERMETTIAMO QUESTO TIPO DI ABUSO!NESSUNO PUò ESSERE COSTRETTO A PAGARE UNA LICENZA PER ESERCITARE IL PROPRIO SPORT.PUò ESSERE PUNITO CHI PER SPORT DEVASTA L’AMBIENTE CASOMAI,DALLE FORZE DELL’ORDINE CHE PROVVEDERANNO A FARE IL LORO LAVORO.TRA I PESCATORI SPORTIVI CI SONO ANCHE PERSONE CHE NON SI POSSONO PERMETTERE UNA TESSERA PERCHè PRENDONO 400 EURO DI PENSIONE!OPPURE DISOCCUPATI CHE NEMMENO POSSONO COMPRARSI 2 PIOMBI E L’ESCA E PER PESCARE USANO DEL PANE SECCO!E TRA GLI SPORTIVI C’è CHI PRENDE I POLPI CON LE MANI COME ME,ALLA VECCHIA MANIERA,SENZA DANNEGGIARE NULLA E AD ARMI PARI.E’ INUTILE FARE TANTE PAROLE,DIFENDIAMO LA LIBERTà NEL MARE!IL MARE NON SI TASSA E NON SI TOCCA PER LO SPORTIVO!TASSATE LE FABBRICHE GLI SCARICHI ABUSIVI E I PORTI CHE HANNO CONTRIBUITO A ROVINARE LE COSTE E A FORNIRCI ACQUA SPORCA SULLE RIVE,LE PETROLIERE CHE HANNO ROVINATO IL MARE E COMPAGNIA BELLA MA NON TOCCATE I PESCATORI SPORTIVI.BISOGNA UNIRSI A SOCEITà CHE INTERVENGANO IMMEDIATAMENTE SUL NO ALLA LICENZA DI PESCA IN MARE!IL CENSIMENTO GIà è BASTATO ED AVANZATO,E NON DOVEVA AVERE FINI DI LUCRO O ESSERE UTILIZZATO PER FINI DI LUCRO!DIMOSTRIAMO TUTTI NOI PESCATORI SPORTIVI CHE UN CENSIMENTO POSSIAMO AMMETTERLO MA CHE IL NO ALLA LICENZA è TASSATIVO.IL MARE PER IL PESCATORE SPORTIVO DEVE RIMANERE COM’è SEMPRE STATO.TANT’è VERO CHE I PESCATORI SPORTIVI SONO PERSONE CORRETTE E DI APPOGGIO ANCHE ALLA GUARDIA COSTIERA NEI CASI DI SEGNALAZIONI.EPPURE SONO SEMPRE PENALIZZATI A CERCARSI POSTI MOLTO DIFFICOLTOSI DA RAGGIUNGERE PERCHè ADESSO PESCARE DAI MOLI STA DIVENTANDO VIETATO DA TUTTE LE PARTI!CONTROLLATE PURE LA CONDOTTA DEI PESCATORI,CI SONO GIà LE FORZE DELL’ORDINE E PER FARE QUESTO N O N S E R V E U N A L I C E N Z A MA SERVE CHE GLI ORGANI SI METTANO A FARE IL LORO DOVERE PUNENDO CHI LASCIA RIFIUTI IN GIRO O PEGGIO NEL MARE!
Io credo che la licenza di pesca potrebbe avere un significato se i soldi venissero riutilizzati in modo diverso . Magari dico stupidaggini e qualcuno mi correggerà, capisco che la pesca professionale sia un settore con dei , problemi, ma da quello che so hanno già degli aiuti sul costo del carburante e fondi europei. Hanno necessità di soldi che possono arrivare dalle licenze di pesca ?
il sospetto nasceva gia quando hanno parlato permesso di pesca per fare un censimento e vedere quanti sono gli appassionati che hanno la passione per la pesca, poi, constatato che sono qualche milione, si sono fatti due conti e gli è venuta questa splendida idea, € 100,00 annue per pescare: incredibile l’abilità dei nostri governanti a farci del male. Risultato: (se passa) gli anziani, che sono la maggior parte non se lo potranno permettere, non compreranno più attrezzature, qualcuno come me per ripicca, perchè mi sento derubato di un mio diritto, rinuncerà, quindi, meno introiti per, carburante- esca-canne e attrezzature- elettronica di bordo, ecoscandagli GPS ecc. — meno manutenzioni alle barche determinato dall’uso limitato alle passeggiate. Quindi a risentirne sarà tutto l’indotto , a fine anno ognuno di noi paga solo di iva molto di più dei 100,00€ . meditate parlamentari meditate !!!!
Al di là di tutto voglio anche essere d’accordo, ma solo con la speranza che migliori qualcosa! Perchè purtroppo ci sono tanti pescatori che tali non possono essere considerati! Se licenza deve essere che almeno ci siano i controlli e spero che a tanti pescatori RANDAGI facciano passare la voglia di fare mattanze!