I pescatori a mosca del Friuli Venezia Giulia scrivono alla giunta regionale affinché intervenga nelle modifiche decise dall’Ente tutela pesca sulla regolamentazione dei tratti no kill e sulla durata della pesca al temolo.
Perché le decisioni prese dall’Ente a nostro avviso potrebbero creare dei cali nelle presenze di pescatori a mosca provenienti dal resto d’Italia. Il pescatore a mosca è un fantastico turista “slow”: non trattiene il pescato, contribuendo così alla salvaguardia dell’ambiente, e garantisce una ricaduta economica sul territorio, tramite pernottamenti, degustazioni e pagamento della licenza per pescare
Con queste parole i pescatori del Fly Fishing time di San Lorenzo di Arzene (eletto a portavoce anche per molti altri club della regione) spiegano le motivazioni della loro lettera. I pescatori si appellano non solo all’assessore regionale Paolo Panontin che ha la delega alla pesca ma anche al vicepresidente Sergio Bolzonello, che invece guida l’assessorato al turismo.
Il nuovo piano turistico regionale punta sul turismo slow che offra esperienze indimenticabili al turista. Ma quale esperienza si potrà offrire al turista pescatore se dovrà condividere i pochi tratti no kill esistenti con pescatori di altre tipologie di pesca chiudendo, tra l’altro, la pesca al temolo un mese prima delle aree adiacenti? Ottobre è il mese perfetto per la pesca al temolo e temiamo che il prossimo anno i pescatori a mosca useranno per questi motivi il Friuli Venezia Giulia come terra di mero passaggio per raggiungere le vicine Austria e Slovenia, molto attente a questo tipo di turismo. Siamo già da adesso vicini a quegli albergatori e ristoratori che potrebbero avere delle ricadute negative nelle presenze
Cosa prevede il nuovo piano turistico dell’Ente tutela pesca del Friuli Venezia Giulia?
Le nuove regole dell’Ente tutela pesca, che prevedono l’apertura delle zone no kill anche a pescatori di altre tipologie di pesca e la chiusura a partire dal 2015 della pesca al temolo (uno dei pesci preferiti dai pescatori a mosca) al 30 settembre invece che al 31 ottobre.