Nella giornata di ieri a Senigallia nelle Marche una pattuglia della guardia costiera guidata dal comandante De Giuseppe ha sorpreso un peschereccio mentre effettuava pesca a strascico ad una distanza di 4,6 miglia (9 chilometri circa). La normativa vigente prevede che tale attività venga fatta ad una distanza superiore alle 6 miglia (12 chilometri circa) e questo ha fatto si che le forze dell’ordine dessero una multa esemplare al pescatore che si è visto confiscare le reti e consegnare un verbale amministrativo di 4000 euro ed il decurtamento di 6 punti dalla licenza di pesca.
La guardia costiera ha affermato che anche nei prossimi giorni proseguirà i controlli per riuscire a limitare il più possibile i comportamenti scorretti dei pescatori.
Considerazioni della redazione
Non è la prima volta che sul blog pubblichiamo notizie relative a sanzioni pesantissime che hanno punito chi pesca in mare senza rispettare i regolamenti ma più volte ancora abbiamo pubblicato notizie di bracconieri che fanno vere e proprie razzie nelle nostre già mal messe acque interne. Viene quasi spontaneo chiedersi quando il bracconaggio verrà trattato per quello che è! Un reato penale, come ad esempio in America, dove rischi multe salatissime anche per aver annoccato un pesce in più rispetto al limite massimo giornaliero. E poi ci parlano di licenza di pesca in mare per sovvenzionare la pesca professionale!
Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto, l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato, ci accorgeremo che non si potrà mangiare il denaro.
La nostra terra vale più del denaro.
(Proverbio indiano)