Le carpe hanno ormai invaso tutti i corsi d’acqua dell’Australia, e il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (Csiro) spera di trovare la soluzione per fermare questa invasione che ha avuto inizio negli anni 60 con il rilascio accidentale di alcune carpe europee da parte di un allevamento.
Ron Thresher, un ecologo marino e investigatore capo del Csiro, spiega che la soluzione potrebbe essere:
una modificazione genetica che crea popolazioni di soli maschi
Le associazioni ambientaliste alzano diversi dubbi su questo metodo anche se finora, il controllo della carpa veniva effettuato principalmente attraverso la pesca commerciale o l’avvelenamento che comporta sicuramente un impatto maggiore sull’ittiofauna presente.
Dai laboratori della Daughterless Tecnology affermano che la metodologia è stata testa sui pesci zebra e ha portato buoni risultati in quanto è stato dimostrato che la tecnica intacca la specie prescelta e non indistinamente qualsiasi pesce, nonostante questo passerà ancora molto tempo prima che venga messa in pratica nei bacini fluviali in quanto è ancora in fase di sperimentazione per quanto riguarda le carpe.
Thresher afferma anche che nonostante questa soluzione porterà a dei miglioramenti da sola non risolverà il problema e bisognerà continuare ad investire fondi e tempo per capire se è possibile utilizzare il Koi Herpes virus (Khv) come agente di specie-specifico per decimare la popolazione.
«Possiamo guardare avanti ad un futuro nel quale i nostri fiumi siano liberi dalle da carpe, e molti dei nostri pesci endemici possano potenzialmente ritornare ?», si chiede Thresher e risponde concludendo: «Dipende dalla ricerca, dai test sul campo attenti e controllati. Tuttavia, questa ricerca è un passo avanti di grandissima importanza per prendere il sopravvento sulle carpe e sugli altri alieni».