La Pesca al Tocco

DSCN0180La pesca al tocco è vecchia, diciamo almeno quanto la pesca stessa. Da quando è stata inventate non è mai stata abbandonata dall’uomo ma nel corso dei secoli è stata sempre migliorata.

Il mio avvicinamento a questa tecnica è iniziato nello stesso tempo in cui mio zio mi insegnava a pescare, ma sapevo fin da subito che non sarebbe stato facile.

L’attrezzatura per la pesca al tocco

Per cominciare nell’impresa è necessaria una bella canna teleregolabile partendo da almeno una 6m.

Dovete considerare ovviamente il fiume dove andrete a pesca, tuttavia vi consiglio, se siete alle prime armi, di comprare una canna usata di una misura modesta per poi passare di volta in volta di metro in metro!

La lenza per la pesca al tocco

maggio8La lenza è semplicissima, per iniziare fin da subito ad avere qualche emozione non vi fossilizzate a fare coroncine impossibili dall’incaglio al fondale facile. Provate semplicemente a mettere 3, 4, 5 pallini del 3,5 (da provare a seconda della corrente fluviale) al filo madre e una girella tripla piccolina con attaccato lo spezzone del terminale (di solito io faccio da 25 cm o meno), una bella peretta spaccata e il gioco è fatto.

Se incontrate una bella buca dove la profondità potrebbe nascondere una bella fario vi consiglio o di aggiungere una bella spirale di piombo alla lenza già citata o cambiare il tutto e sondare la buca con un bel pallettone (a posto dei pallini).

Vi ricordo comunque che è una pesca impegnativa, dove la rottura della montatura è all’ordine del giorno visto che andiamo a scorrere su sassi e buche di ogni genere, quindi tanta pazienza!

Una paio di consigli sullo coroncine per la pesca al tocco

Come già detto nel precedente articolo sulla pesca sul fiume Tronto, io uso due tipi di coroncine. Una caricata in punta per controllare di più l’esca, adatta alle trote di semina, e una coroncina caricata all’estremità più adatta a stanare le trote più diffidenti visto la naturalezza con cui presenta l’esca.

A voi la scelta ma questa mini guida spero vi sia d’aiuto per un avvicinamento o una semplice prova. Ci vuole pazienza ma dopo un po d’esperienza da i suoi frutti…

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Ciao pescatori al prossimo articolo.

Stefano

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