Come ben sappiamo questa tecnica è tipicamente associata al mare, eppure non è così difficile utilizzarla anche in acqua dolce. Come? Con che pesci? Leggete questo articolo per scoprirlo.
Come prima cosa, esaminiamo la tecnica: il light rock fishing è una tecnica che utilizza piccoli artificiali, per insidiare i piccoli predatori da scogliera. Di solito si utilizzano piccole gomme innescate su una testina piombata, che viene fatta rimbalzare sul fondale.
Detto questo, penso che immaginiate di già i pesci che si possono insidiare: ebbene si il primo è il bass: il principio infatti, non è molto diverso da quello del jig come d’altronde non è molto diversa la presentazione.
I posti dove insidiarlo sono praticamente i soliti tuttavia, io l’ho trovata più efficace sui fondali rocciosi o a ridosso negli ostacoli, stando attenti a non avvicinarsi troppo. Una cosa che mi sento di dirvi è di non aspettarvi di prendere solo pesce di piccola taglia, non è così difficile infatti, trovarsi in canna anche pesci che superano il kg.
Un altro pesce (tra l’altro, grazie al quale ho cominciato ad utilizzare questa tecnica) è il Blue gill o comunemente chiamato “persico sole”: c’è infatti da sapere che sono pesci molto aggressivi, soprattutto quando curano il nido non temono pesci di dimensioni di gran lunga più grossa rispetto alla loro. Si possono insidiare solitamente sul nido o nelle immediate vicinanze del pesce.
Il terzo che andiamo ad esaminare è il persico reale del quale non è assolutamente da sottovalutare l’aggressività.
Ultima su cui ho riscontrato l’efficacia di questa tecnica è la trota di fario.
Consiglierei però di usare questa tecnica esclusivamente nei torrenti in maniera indifferente se usarla in corrente o nelle pozze.
Le esche del light rock fishing
Ora, dopo avere scritto questo elenco posso enunciare le esche giuste al momento giusto 😉
Per quanto riguarda i primi tre che ho elencato (bass, blue gill, e persici), ho trovato molto efficaci piccole esche craw, e shad(2″) ma a mio parere, possono essere ottimi anche dei piccoli grub(2″) anche se non ho ancora avuto modo di provarli.
Per la trota invece, ho notato che la si invoglia ad attaccare con l’esca in movimento quindi consiglierei shad e grub(2″)
Come piombatura suggerirei di non andare mai oltre 1/10″ oz.
Prima di terminare l’articolo, vi parlerei dei colori da utilizzare, che secondo il sottoscritto sono gli stessi del rock fishing in mare: il rosa, il giallino, il bianco insomma colori shock o se no anche il nero oppure il rosso.
detto questo spero tanto che possiate avvicinarvi anche voi a questa tecnica in modo che possiate divertirvi 😉
Certo che consigliere di pescare un pesce direttamente sul nido non mi sembra molto etico. ..
Leggete BENE e CAPITE meglio….
Ci si riferiva ai PERSICI SOLE (di cui e’ provata l’altissima dannosita’)…E qui non cominciamo con la menata del C&R!
anche se ammetto che li rilascio… perchè non sono dannosi quanto altri pesci
in effetti non mi sono espresso bene.. per nido intendo più praticamente “tana”… infatti il blue gill è un pesce molto territoriale che tra l’altro non si sposta mai a piu di 4 metri dalla tana… ma anche se si pescasse sul nido ricordiamo che si tratta di una specie considerata infestante
Tecnica di pesca davvero divertente.
Per anni ho sempre pescato siluri e carpe ma devo dire che questa pesca mi sta appassionando moltissimo! Provatela!
Una nota: il BlueGill (Lepomis Macrochirus) non e’ il persico sole (Lepomis Gibbosus, chiamato Pumpkinseed fish in nord america)