La pesca ,da tutti interpretata come sport rilassante e a contatto con la natura. Rilassante fino ad un certo punto…
Vi è mai capitato di andare a pesca e incontrare un vostro amico che vi chiede: “Ei! La prossima con me mi raccomando!!!” – Bè se siete di cuore così generoso da accontentarlo, godetevi al massimo la pescata in corso!!!
Quando si porta a pesca un amico dovete essere pronti a tutto!!! Ti può capitare (come a me) il tipo che mentre tu stai pescando seriamente e stai cercando la trota in torrente, si toglie stivali e calzoni e và camminando controcorrente cantando “O Sole mio!!!” rovinando così la tua giornata di pesca (anche se ti ritrovi per terra a ridere come uno scemo quando lui inciampando su un sasso cade in acqua e si bagna tutto :D); oppure
incontri il ragazzo che ci tiene ad imparare a lanciare come te andando puntualmente a carpire qualche ramo per la missione “ripuliamo il nostro torrente”, in poche parole la pescata va a farsi benedire.
Bè una giornata così non si può di certo definire pescosa.
Quindi si riparte il giorno seguente (silenzioso e furtivo come un ninja) per la pescata in solitaria. Bella, pescosa, rilassante… ma… manca qualcosa… forse ti sei divertito l’intera giornata con i tuoi amici anche se non hai preso niente di interessante, o forse ti sei divertito di più in quei 5 minuti dove hai tirato fuori la fario della stagione?
Cercate di andare a pesca con pescatori responsabili, che sanno quando è il momento di ridere e scherzare, e quando è il momento di pescare!!! Noi ormai è un paio di anni che si parte in 3 e i risultati arrivano sempre di più (anche se ci è voluta molta pazienza nell’ insegnare ai propri amici il metodo ottimale di pesca).
Se ancora i vostri amici sono alle prime armi, non portateli in posti difficili dove difficilmente si prende qualcosa (anche se di rara mole), ma portateli dove si fà il numero e poi salite di difficoltà e vedrete che nel giro di nemmeno due mesi sarà un pescatore provetto pronto a superare il maestro 😉
Io per molti anni, nonostante pescare mi piacesse molto fin da bambino sono andato a pescare molto poco proprio perchè non avevo ne un socio di pesca ne un maestro che mi insegnasse.
Poi una calda mattina d’estate un collega ha costretto me e Lino a portarlo a pescare pensando che fossimo chissà quali gran pescatori… da allora non ho più smesso.
Devo ammettere che ora che ho preso più dimestichezza con la pesca certe volte adoro uscire in solitaria è qualcosa di speciale.
Dipende dagli stadi d’animo: a volte si sta benissimo da soli, altre volte è bello essere in compagnia.
Da ragazzino le prime pescate le ho fatte con mio papà, colui che mi ha attaccato questa splendida malattia.
Poi, intorno all’adolescenza ho conosciuto un ragazzo mio coetaneo, appassionato quanto me, con il quale ho condiviso giornate di pesca splendide. Andavamo a pescare in motorino, con la canna a tracolla, lungo tutta la valle dell’Adda da Trezzo sino a Olginate ed al lago di Oggiono. Tuttavia ricordo anche tante giornate passate in solitaria, nel totale relax, con il piacevole sottofondo dei suoni prodotti dalla natura… meraviglia!
Poi crescendo abbiamo rallentato entrambi le uscite, prima perchè ci siamo fidanzati e poi sposati. Ora è da diversi lustri che ci siamo persi di vista ed io ho passato anni di grande impegno tra lavoro e famiglia, al punto che riuscivo a trovare il tempo per pescare solo durante le ferie. Ma da un anno a questa parte le cose son cambiate ed ho potuto, con grande felicità, riprendere abbastanza assiduamente la mia passione. Ora sono io che porto mio papà quasi ottantenne a pesca e trovo che sia molto bello per entrambi. Spesso però esco da solo, divertendomi e godendomela però non nascondo che mi piacerebbe conoscere qualche persona simpatica con cui poter condividere qualche giornata di pesca.