Il caldo, se per caso non ve ne foste già accorti, è arrivato. E con il caldo comincia a diventare realmente difficile andare a pesca: bisogna alzarsi molto presto per essere in pesca prima che il sole cominci a scaldare troppo e anche così non si avranno certezze di trovare pesci attivi. Inoltre stare ore in piedi sotto al sole cocente non è per nulla una passeggiata. Fidatevi, vi sta parlando uno che proprio l’altra settimana a pescato per sei ore in barca con 41 gradi senza vedere l’ombra di una mangiata.
Viste le recenti disfatte ho deciso di andare a cercare frescura per bochi e ruscelli in ambienti a me più congeniali. Andare in questi piccoli riali poco frequentati infatti è sempre una grande emozione per qualsiasi pescatore: il muoversi su sentieri incerti senza sapere se dietro la prossima curva ci sia una cascata o una pozza con decine di trote, l’idea di pescare pesci selvatici e di lanciare l’esca in acque che non conoscono l’uomo, queste sono emozioni che tutti i pescatori dovrebbero provare almeno una volta.
Come trovare questi ambienti ancora vergini
Credo che al giorno d’oggi non esistano fiumi o torrenti di medie dimensioni ancora allo stato naturale o che non siano stati già ampiamente pescati, ma i piccoli riali e torrenti possono regalare ancora grandi sosprese, e non sono neppure così difficili da trovare.
I più facili da trovare sono ovviamente quei piccoli affluenti che potrete incontrare risalendo i grandi fiumi, più salirete e più gli ambienti diventeranno selvaggi e meno facili da raggiungere, a tal punto che lo stesso tronco principale del fiume passerà dal grande fiume di fondo valle che conoscete, e in cui magari vi sarà capitato già spesso di andare a caccia di trote, a un piccolo torrente che scorre veloce tra i sassi e gli alberi. Qui su le dimensioni delle trote difficilmente raggiungeranno quelle delle cugine di fondo valle, ma questo non significa che non possano farci divertire, senza escludere la possibilità di incontrare qualche bella sorpresa. Basta infatti localizzare la pozza giusta per poter incontrare qualche salmerino oppure qualche trota fario di buone dimensioni. Non serviranno grandi pozze, le trote possono prosperare senza problemi in ambienti non più grandi di un tavolo da pranzo se su un lato della pozza c’è una roccia dove potersi riparare.
Pesca in piccoli torrenti, quale tecnica usare?
In questi ambienti anche le esche dovranno essere commisurate alla taglia delle piccole trote che troveremo. Benchè io adori pescare le trote a spinning con esche come piccoli rotanti e ondulanti e spesso funzionano egregiamente, ma in questi ambienti si ha spesso la percezione di pescare con esche troppo grandi. Avremo a disposizione pochi lanci e non sarà raro che l’attacco arrivi al primo lancio, subito dopo che la nostra esca sia caduta in acqua. Un ondulante però attirerà l’abboccata sul suo corpo e non sull’amo in coda. Per cui la trota finirà con l’attaccare voracemente il corpo per poi fuggire e non foarsi più vedere.
Quando pesco in questi ambienti veramente esigui spesso abbandono la pesca a spinning per dedicarmi alla pesca a mosca, non sono un grandissimo esperto di questa tecnica, ma in questi ambienti, il più della volte, non serviranno lunghi e spettacolari lanci, anche perchè la vegetazione spesso non ce li consentirà. Anche per questo motivo spesso trovo che la classica canna da mosca sia fin troppo e opto per la più affascinante canna da tenkara, anche per godersi di più il combattimento. Spesso ci basterà calare la nostra esca in acqua facendola lavorare in modo da attirare l’attenzione delle piccole predatrici per trovarci il pesce subito incannato al primo tentativo e la canna fissa può darci delle emozioni indescrivibili.
Perchè preferisco utilizzare una mosca piuttosto che una classica esca da spinning?
Semplice, con la mosca il mio amo è nascosto nel corpo della mia esca per cui quando la piccola trota attaccherà la mia esca sarà più facile che con essa prenda anche l’amo nella sua piccola boccuccia. Potrei avere lo stesso risultato con una gomma, ma probabilmente non riuscirei a dare lo stesso realismo alla mia presentazione.
La presentazione è tutto nei piccoli torrenti!
La presentazione e la cura nella posa in acqua saranno infatti importantissime: Non sarà facile individuare le trote in questi piccoli ambienti e inoltre basterà davvero poco a mettere in allarme tutte le trote della pozza. Dovremo stare attenti avvicinandoci alla pozza, vi consiglio di non entrare in acqua, per non fare troppo rumore, soprattutto se vi trovata a monte della pozza. Inoltre, nonostante l’istinto potrebbe portarvi a lanciare subito sul lato opposto della pozza è consigliabile non farlo. Cominciate pescando pochi metri oltre ai vostri piedi e piano piano allontanatevi verso il centro della pozza. In questo modo se una trota si nasconde nel sotto riva e abbocherà alla vostra esca riuscirete a salparla velocemente, senza fare troppo rumore. In questo modo non rishcierete di mettere in allarme le altre inquiline di quella pozza. Non tralasciate i sassi e i piccoli correntini che spesso meritano più di un passaggio, in queste zone infatti le trote cercano riparo o vanno a caccia di insetti rimasti intrappolati nella corrente.