Continua la nostra rubrica dedicata alla pesca all’inglese, e continuiamo a parlare di tutti quegli accessori che, dopo le attrezzature fondamentali come le match rod, i mulinelli, ecc… si dimostrano sempre più indispensabili, non solo per i pescatori agonistici ma anche per i semplici amanti della pesca all’inglese.
Dopo aver parlato delle fionde per la pastura oggi parliamo dei supporti per le nostre canne da pesca, un accessorio che potrebbe sembrare superfluo o di poca importanza, ma che ci aiuta molto nel migliorare le nostre sessioni di pesca.
Questi supporti per le match rod non solo possono risultare un’utile alternative per i neofiti che non vogliono spendere ingenti somme per comprare panchetti o altre comodità, ma spesso si dimostrano essere un accessorio indispensabile anche per i pescatori più blasonati, vediamo il perchè:
I supporti per le canne sono importantissimi nella pesca all’inglese in quanto, generalmente, tutta l’azione di pesca si svolge stando in piedi. Negli ultimi anni, ad onor del vero, quasi tutti gli appassionati di questa tecnica si sono attrezzati con panieri usati nella tecnica alla roubasienne, con appositi inserti predisposti ad accogliere le match road durante l’ azione di pesca. Quindi l’evoluzione ci porta ad un miglioramento delle condizioni nell’esercizio delle relative funzioni demarcando la duttilità e l’incredibile flessibilità di questa tecnica.
Ma (perché c’è sempre un ma) a volte non è possibile utilizzare queste soluzioni migliorative: vuoi perché non c’è la possibilità di piazzare in modo stabile la postazione di pesca. Vuoi perché lo spot non è raggiungibile con l’autovettura quindi si corre il rischio di trasformarsi in bestie da soma, Oppure vuoi che non tutti sono disposti a spendere centinaia di euro per queste attrezzature che se non si è agonisti spesso sono solo uno sfizio o semplici amenità.
Quindi spesso ci si deve arrangiare ritornando alle origini. È quindi scontato che sarà necessario avvalersi dei supporti per tenere la canna in posizione di pesca mentre si effettuano le operazioni di pasturazione.
Se riflettete scoprirete che in primis avremo sempre la canna a portata di mano pronta per ferrare in qualsiasi momento per non perdere la mangiata. In secundis si evita di appoggiare l’attrezzatura a terra, riducendo drasticamente il rischio di calpestarla e di conseguenza, romperla.
I supporti sono costituiti da un’asta di alluminio telescopica di sezione tonda con pomello per bloccarne l’estensione, e da un archetto metallico tra gli estremi del quale è teso un tubo siliconico semi rigido.
Come già spiegato nelle scorse sezioni della rubrica sulla pesca all’inglese, quando la canna è in pesca si deve tenere la vetta immersa almeno quanto la lunghezza del waggler per poter eludere l’effetto disturbatore del vento. Avremo quindi bisogno di due “picchetti”: il posteriore regolato leggermente più alto dove si poggerà il calcio della canna, e l’anteriore più basso per dare la giusta inclinazione che permette l’immersione della vetta della canna e del filo.
Una volta posizionati correttamente manterranno la canna sdraiata all’altezza della nostra mano, quindi a 3/4 della coscia, secondo l’analisi di Leonardo Da Vinci, che tramite il suo uomo vitruviano ci dimostra che le misure del nostro corpo sono correlate tra loro secondo la base delle regole della geometria, quindi molto comoda per poter fare quei mezzi giri di manovella del mulinello di cui si parlava nel capitolo dedicato, necessari per invogliare il pesce ad abboccare l’esca.
In poche parole cosi facendo, si ottiene un rod resto O rod pod, tanto cari agli amici carpisti, ma a differenza dei costosi pod da carp fishing, in questo caso avremo il nostro pod con un minimo sforzo economico e fisico dato lo scarso peso che vantano due picchetti di alluminio telescopici.