Lo street fishing nasce in nord europa negli anni ’90 per via della ricerca del compromesso “vicinanza casa/spot”, in quanto chi pratica questa disciplina spesso non ha il tempo e le risorse per potersi spostare tanti chilometri dalla propria città.
Fin da subito lo streetfishing ha rivelato il suo potenziale in quanto molti pesci, predatori e non, si sono insidiati perfettamente in corsi d’acqua cittadini, così da regalare al pescatore urbano molte soddisfazioni a livello di catture. Lo street fishing non è una particolare tecnica, bensì una filosofia di pesca, in quanto la sua prerogativa è quella di insidiare i nostri amici pennuti in contesti urbani, a prescindere dalle tecniche che vengono utilizzate. Gli approcci di pesca appunto sono i più svariati: La maggior parte degli street fishers pescano a spinning, ma si possono anche adottare tecniche quali il carpfishing, bolognese e feeder, senza alcuna discriminazione.
La comodità di questa filosofia è il ridotto volume di attrezzature con un conseguente risparmio economico e di energie dovute al trasporto e la ridotta distanza dagli ambienti di lavoro o di studio (risparmiando così molto tempo che, ahimè, è un lusso che pochi possono permettersi). Un altro aspetto fondamentale di questo approccio di pesca è il catch&release, molto importante per mantenere invariati gli equilibri ecologici preservando il numero di pesci in un dato habitat; chi non dovesse praticarlo non può essere considerato uno street fisher a tutti gli effetti.
Le basi dello spinning nello street fishing
Ora, avendo elencato i punti cardine di questa filosofia, passiamo all’elenco dei diversi approcci da poter attuare nello spinning, tecnica più in voga nello street fishing.
Si divide in tre categorie: light, medium ed heavy:
- Lo spinning light si attua con attrezzature di dimensioni esigue, ovvero tutto ciò che ci permette di lanciare e controllare il movimento in acqua di esche molto piccole, che possono oscillare dal grammo ai 7 di peso. Con questo approccio la sorpresa è sempre dietro l’angolo, in quanto si possono catturare tutti i tipi di pesci presenti nello specchio d’acqua prescelto dal pescatore, anche i non predatori, quali i ciprinidi. Le possibili catture non sono necessariamente in proporzione all’esca, infatti si possono ingannare anche pesci svogliati di notevoli dimensioni, quali perca e siluri, oltre che carpe a volte impossibili da tenere a bada dopo la ferrata.
- Lo spinning medio viene attuato appunto adottando attrezzature di medio calibro, che ci permettano di gestire in toto esche che variano dai 7 ai 15 grammi di peso.
Questo stile di pesca viene adottato quando si vogliono insidiare prettamente predatori, o quando la corrente non ci permette di gestire grammature esigue. Lo spinning medio, come quello light, non permette al pescatore di prevedere le dimensioni dei pesci insidiabili, in quanto si possono catturare piccoli predatori quali lucci, perca in stato giovanile fino ad arrivare a combattere con pesci siluro di dimensioni enormi. Altri pesci insidiabili con questa disciplina sono i black bass, cavedani, persici reali e lucci papera. - Lo spinning heavy (in italiano: pesante) è più selettivo rispetto agli altri in quanto, con l’utilizzo di attrezzature adibite alla pesca pesante, si possono insidiare unicamente pesci siluro fatta eccezione di rarissimi grossi perca. Le grammature delle esche variano dai 20 ai 100 grammi e sono costituite prevalentemente da grossi shad (12/20 cm) accompagnati da pesanti testine piombate.
Le attrezzatura nel dettaglio
- Light: mulo di dimensioni esigue caricato con multifibre molto sottili, canna di potenza inferiore alla mezza oncia ed esche di dimensioni ridotte quali shad, twister, piccoli jig, crank e piccoli rotanti od ondulanti.
- Medium: mulo di medie dimensioni caricato con multifibre di diamentro sottile, canna dai 3/8 d’ oncia all’ oncia di potenza ed esche di medie dimensioni (vedi light per tipologia)
- Heavy: mulo di medie o grandi dimensioni caricati con multifibre di diametro importante (>30lb), canna dall’ oncia fino a un massimo di 7, raramente 10, ed esche quali shad, grossi jerk e Lipless di grandi dimensioni.
Gli ambienti dove praticare lo street fishing
Gli spot tipici di questa disciplina sono grandi fiumi, laghi e canali per quanto riguarda il fresh water, invece i porti sono l’unica frontiera della pesca urbana in contesto salt. Lo streetfishing sta prendendo molto piede nel nostro paese in quanto il bracconaggio e l’inquinamento hanno decimato le popolazioni ittiche delle acque italiane, suscitando nel pescatore neofita un rispetto spasmodico nei confronti di quei pochi pesci rimasti in ambiente urbano.
Forse ormai è troppo tardi, ma la buona volontà mista ad un etica morale crescente, fanno sì che si possa ben sperare in un futuro itticamente florido, o comunque dove la natalità sarà superiore rispetto alla mortalità. Purtroppo la passione e il rispetto non possono nulla contro fenomeni di gran lunga più influenti in natura quali la pesca di frodo e l’inquinamento industriale, ma nel nostro piccolo stiamo cercando di esportare una disciplina di pesca ecosostenibile che possa permettere ai nostri figli di godere dello spettacolo che la natura ci offre, che spesso oggigiorno viene trascurata.