Che lo Street Fishing sia letteralmente esploso nel nostro paese non è una novità. Sui social network sono letteralmente esplosi gli amanti della pesca in corsi d’acqua cittadini e abbiamo voluto intervistare uno dei gruppi Facebook nati proprio dalla passione per questa tecnica: Street Fishing Italia!
Ciao Ragazzi, iniziamo subito con una domanda a bruciapelo, come è nato il gruppo Street Fishing Italia?
La pagina Street Fishing Italia nasce circa un anno fa’ quando Francesco per scherzo creo’ una fan page iniziando a pubblicare alcune catture in ambiente urbano.
In breve tempo i numeri i follower aumentarono in maniera esponenziale. Complici la curiosità verso questo stile di pesca e la particolarità degli spot affrontati.
Chi sono i pescatori del team di Street Fishing Italia?
Ad oggi il Team è composto da 5 membri: Francesco e Massimo dalla Toscana, Davide dal Veneto, Andrea dal Lazio, Mattia dalla Lombardia.
Non a caso ognuno di noi affronta le proprio uscite street in maniera diversa. Partiamo dall’ultra light dei canali veneti fino all’Hard pesante del biondo tevere in cerca di siluri e meravigliosi perca.
Vogliamo ancora una volta sottolineare che l’associazione dello street fishing con l’ultra light o light game è assurda, lo street fishing non è una tecnica ma un modo di vivere la pesca, gli street fisher affrontano spot urbani con attrezzatura adeguata al tipo di pesce da insidiare.
Molto interessante, quindi quello che identifica uno street fisher è l’attitudine urbana giusto?
Lo street fisher è quel pescatore che non curante delle voci di chi lo guarda e con l’animo pieno di voglia di scoprire è pronto a lanciare la propria insidia in ogni angolo dei piu svariati corsi d’acqua!
Lo street fisher è quel pescatore che armato di scarpe da ginnastica di una cannetta e di 4 esche cerca il pesce della propria vita in mezzo ad una giugla di cemento
Secondo voi quale sarà il futuro del movimento dello street fishing in Italia? È solo una moda passeggera come dicono in molti oppure avrà sempre più seguito?
lo street fishing non è nulla di nuovo si è semplicemente coniato un termine inglese che fa molto figo per descrivere una tecnica di pesca che esiste da tempi immemori, a Firenze sull’Arno, a Milano sui navigli cosi a Roma sul tevere o a Venezia nella laguna erano luoghi in cui pescare era la normalità
È senza dubbio vero che per mantenere questi posti vivi e sani c’è bisogno molto piu di quello che è stato fatto fino ad ora!
Il nostro movimento deve puntare a migliorare la situazione dei corsi urbani e a coinvolgere le amministrazioni comunali regionali e nazionali alla salvaguardia di spot che troppo spesso vengono rovinati da inquinamento e scarsa manutenzione.
L’inquinamento è sicuramente una piaga che colpisce tutto il movimento della pesca, e forse proprio in quei tratti urbani è più visibile. Le nostre acque soffrono di moltissimi gravi problemi, vi state muovendo, vi sentite di dare un consiglio o un vostro punto di vista alle amministrazioni?
Purtroppo la gestione dei corsi d’acqua ha come unico obbiettivo quello di ottimizzare l’utilità cittadina da un punto di vista prettamente economico e di comodità, senza dare il giusto peso alla salvaguardia della flora e fauna.
Un problema che nel piccolo degli ambienti urbani puó anche sembrare superfluo ma che su ampia scala porta a enormi problemi si sostenibilità.
State promuovendo alcuni progetti in tal senso o avete progetti per il futuro?
In tal senso.abbiamo iniziato una campagna contro l’utilizzo del Boga, che danneggia l’apparato boccale del pesce, e realizzato articoli e iconografie dedite ad insegnare ai meno esperti come maneggiare e liberare il pesce pescato.
Ovviamente vorremmo realizzare opere di denuncia contro inquinamento, mancate tutele delle acque interne sollecitando controlli più accurati da parte delle istituzioni. Siamo certi che metteremo molte pulci in molte orecchie.
Per ora é necessario volare basso per non peccare di superbia, sprecando così un occasione troppo seria da fallire
Il web ha ricoperto sicuramente un ruolo molto importante nella divulgazione della vostra tecnica di pesca, soprattutto tra i più giovani. Molti non vedono di buon occhio questa cosa dei gruppi facebook ecc… voi cosa ne pensate? Potrebbe essere lo strumento adatto per portare avanti anche i progetti che ci avete detto?
il web ad oggi è il mezzo di comunicazione più “a presa rapida” di tutti gli altri ed è importante però che venga utilizzato saggiamente e con rispetto nei confronti di chi lo utilizza.
Purtroppo c’è chi utilizza il web per mera soddisfazione personale, parlando sempre degli stessi argomenti trattati e ritrattati, senza adoperare un minimo di inventiva o ingegno. Noi dal canto nostro non abbiamo la presunzione di essere i più bravi in quello che facciamo, ma cerchiamo di perseguire il nostro scopo, ovvero quello di sensibilizzate l’utente del web e, senza dubbio, di promulgare gli argomenti suddetti.
Approposito di web, dalle vostre pagine ho visto diverse catture, quali sono state le catture o gli spot che vi hanno dato maggiori soddisfazioni?
Presente quel tratto di fiume sotto il bar dietro la curva che porta lungo la statale??? 😛
Ahaha… Avete qualche progetto in serbo per i vostri utenti per questo 2015?
Nel nostro team il cantiere delle idee è sempre a lavoro, al momento giusto le rendermo note