10 trucchi per risparmiare a pesca

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La pesca, come ogni buon pescatore sa, può diventare uno sport molto costoso. Sono finiti i tempi in cui si andava a pesca con una cannetta, un pezzo di filo e un’amino. Adesso andare a pesca come si deve significa avere molte attrezzature, spesso molto costose e spesso bisogna spostarsi per diverse decine di kilometri, se non centinaia. E la benzina non credo che voi l’abbiate gratis.

Se poi siete degli appassionati di pesca dalla barca e la vostra tecnica preferita è lo spinning le spese aumentano esponenzialmente. Per questo abbiamo raccolto 10 consigli che vi potranno aiutare a risparmiare qualche euro. Chissà magari in previsione di un bel viaggio di pesca.

Ecco i 10 trucchi per risparmiare quando si pesca:

  1. La super colla sarà la vostra migliore amica!

    Pescando con le esche siliconiche è facile che queste si rompano, soprattutto quando le usiamo come trailer su un jig: spesso non restano ben ferme e muovendosi si tirano, si strapano e alla fine ci costringono a taglierle e a sostituirle magari con un’esca dello stesso paccheto perchè è quella l’esca che funziona in quel momento! Un goccio di super colla può aiutare in questo caso a tenere ben fermi i nostri trailer, oppure a riparare un’esca che ha ricevuto diversi attacchi. Insomma portarsi dietro un barattolino di colla non è mai una cattiva idea.
    BONUS: Anche l’accendino può tornarvi utile per riparare le gomme, spesso ci facciamo mille paturnie su come l’esca si presenta, soprattutto qui nel nord Italia dove il pesce è poco e molto pressato, però in Lapponia, dove i pesci non mancano di certo, io e il mio socio abbiamo catturato diversi Lucci anche con esche rattoppate e con tagli saldati a colpi di gomma fusa con l’accendino!

  2. Il backing vi salva il portafoglio

    Una delle attrezzature che spesso si sottovalutano sono i fili, ma un buon filo può fare davvero la differenza in pesca, e i fili buoni costano! Uno dei trucchi per cercare di salvaguardare le nostre bobine di fluorocarbon è quella di mettere un po’ di fondo in bobina. Potrete usare un filo di poco valore oppure dei rimasugli di vecchie bobine. Riempite il vostro mulinello per metà circa e poi finite di imbobinarlo con il filo buono.
    In questo modo userete solo poche decine di metri di filo costoso buono. Certo, dovrete imbobinare più spesso il vostro mulinello, però sarete sicuri di non avere spesso un patrimonio per una bobina di filo che poi non utilizzerete perchè metà è impegnata a riempire mezza bobina.
    Trucchi del mestiere: Una maliza è quella di usare anche fili vecchi e usurati per fare da backing sui mulinelli, vi basterà imbobinare una una bobina vuota con il filo che esce dal vostro mulinello e poi giuntarlo con il filo nuovo.

  3. Prendetevi cura delle vostre esche

    Pulite le vostre esche
    Quando siamo in pesca spesso usiamo diverse esche cambiandole rapidamente. Spesso riponiamo le nostre esche artificiali ancora bagnate nelle nostre scatole e poi le lasciamo li fino alla prossima pescata. Questo può provocare la formazione di ruggine su varie parti delle nostre esche e dover buttare via un crank da una decina di euro perchè è pieno di ruggine non è mai bello. La prima cosa da fare è usare delle tacklebox che permettano un ricambio di aria una volta chiuse (potete semplicemente fare dei buchi a quelle che avete), e poi aprire sempre le scatole quando arrivate a casa.
    Nel caso poi la ruggine abbia iniziato ad intaccare le vostre esche bisogna usare il caro vecchio olio di gomito e con un po’ di lana d’acciaio e grattarla via. Come diceva qualcuno:

    Na lavada e na sugada la par nanca duperada

  4. Il fai da te può tornare sempre utile

    I moschisti lo sanno bene, farsi le esche da soli può essere un gran guadagno oltre che una passione, soprattutto se si sa dove reperire le attrezzature, i materiali e si ha un minimo di manualità e inventiva. Non c’è limite alla fantasia.
    Ora, non vi dico di diventare tutti autocostruttori e di prepararvi tutte le esche da soli, ma farsi da soli ad esempio gli skirt dei jig è già qualcosa. Se non abbiamo dei materiali di riutilizzo in commercio si trovano molti kit adatti allo scopo. È meglio spendere qualche euro per un kit per preparare gli skirt delle nostre wire bait come spinnerbait, chatterbait o buzzbait che doverle ricomprare!

  5. Non c’è limite al fai da te!

    Sulla falsa riga di quanto detto per gli skirt delle nostre wire bait possiamo applicare questo concetto a tutte le nostre esche o ai nostri accessori. Per esempio i trailer hook! Un pezzetto di cannuccia di plastica e un normale amo con l’occhiello possono diventare velocemente un ottimo trailer hook per i nostri spinnerbait.
    Ma questa inventiva può essere adottata per moltissimi altri accessori, come abbiamo detto non c’è spazio alla fantasia! Avete già qualche idea?

  6. Mai più a pesca senza Lure retriever

    Lure Retriever
    Cosa è il Lure retriever? Quando scoprirete l’esistenza di questo accessorio non potrete più farne a meno! Immaginate di pescare con la vostra esca preferita, un bel crank magari, o una grossa e costosa swimbait. Ad un certo punto l’esca si incaglia sul fondale, e nonostante abbiate provato in mille modi non riuscite a recuperarla. Solitamente non vi resta che tagliare il tutto e salutare per sempre la vosta esca, ma con il lure retriever invece no!
    Si mette il lure retriever sul filo e si fa scendere fino all’esca, questo si aggroviglia sulle ancorine e a noi non resta che tirare la corda del nostro lure retriever. In buona parte dei casi riuscirete a recuperare la vostra esca, al massimo con qualche ancorino da sostituire e niente più.
    Prescisazione: Se il vostro problema non è sott’acqua ma arriva dall’alto sotto forma di rami, fili della corrente ecc… il lure retriever non potrà tornarvi utile, purtroppo non hanno ancora inventato un sistema per sconfiggere la gravità.

  7. Il gruppo fa la forza… e il risparmio

    Se andate a fare gare, tornei o semplici viaggi di pesca può sembrare una banalità, ma viaggiare in gruppo può davvero aiutarvi! Potrete smezzare tutte le spese di viaggio e di alloggio e in più, in caso di gara, avrete un team con cui condividere le informazioni del pre-fishing ad esempio! Scusate se è poco!

  8. Cosa ne pensate del campeggio?

    Potrebbe sembrarvi una banalità ma non lo è! Spesso i siti che aggregano alberghi e alloggi e che utilizzate per trovare un posto per dormire durante un viaggio di pesca non includono i campeggi. Può capitare che durante un evento importante arrivono quasi un centinaio di persone tra pescatori e organizzatori e le strutture ricettive a buon mercato finiscono in fretta! I campeggi però molti li snobbano nonostante spesso abbiano bungalow e sistemazioni di tutto rispetto (e soprattutto econonomiche). Se dovete partire per un viaggio fate una ricerca su google e potrete avere qualche bella sorpresa.

  9. La vostra barca beve parecchio!

    È vero, in Italia i campi gara talmente grandi da dare problemi di consumi non sono così tanti, ma diciamo che arrivate su un lago per provare gli spot in vista di una gara. Dovrete riuscire ad organizzarvi! Capite prima quali sono le sezioni interessanti e battete solo quelle, vedete se ci sono diversi scivoli per calare la barca in diversi punti e vicino agli spot che vi interessano e organizzatevi per calare la barca in punti diversi. A correre su e giù per il lago con la vostra barca si consuma un sacco di benzina!

  10. La vostra barca consuma parecchio! bis

    Lo so, potete dire quello che volete ma consumare benzina alla fine è divertente! A tutti piace fare una bella tirata con la barca, però non è economico! Non c’è motivo di correre come dei matti il giorno di pratica, non si può vincere un torneo nel corso di una giornata di prove. Però si può andare con cautela e risparmiare carburante per la vera e propria gara dove magari arrivare primo su uno spot può tornare utile e a fine gara il nostro conto in banca ci sarà grato di averlo fatto.

Fonte:

Wired2Fish

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