Quando si parla di piccoli minnow da usare in sessioni di street fishing uno dei nomi che si sente nominare più spesso è il Molix Jubarino, un’esca che ha avuto un grande successo e che ha sicuramente ispirato i ragazzi di Pro Tackles a fare una considerazione per replicare questo successo con un nuovo prodotto: l’X-Bait Jerk 50.
Una delle prime cose che mi ha subito affascinato quando ho visto questo piccolo jerk in negozio sono stati i colori, che rispetto al suo cugino già citato mi sono sembrati subito più curati e definiti, oltre che molto più naturali. Insomma l’ideale per pescare pesci smaliziati come le trote di un no kill oppure come i paurosi cavedani di qualche canale cittadino.
Non avendo purtroppo il tempo per visitare gli stupendi ambienti montani, per provare questo artificiale sui salmonidi, ho ripiegato sui meno spettacolari ambienti cittadini (ma comunque spesso molto più generosi in quanto a catture) e i loro pesci ormai ben smaliziati. E dico ben smaliziati perchè ormai è impossibile fare una passeggiata sul naviglio pavese di Milano, campo designato per questo test, senza incontrare qualche pescatore con un canna leggerissima e qualche microesca artificiale.
Sole caldo a picco e acqua sporca sono sinonimo di una cosa: Ricerca. Infatti ho cominciato passeggiando per il naviglio andando proprio a cercare i pesci o quanto meno un segno della loro presenza. Il mio obbiettivo erano i cavedani che in questo periodo non è raro vedere imbrancati in formazione compatta in attesa che la corrente porti loro qualcosa di interessante.
La parte più difficile di questa pesca non è tanto riuscire a trovare il pesce, ma convicerlo ad attaccare. Infatti il cavedano è, per sua natura, molto pauroso e non è facile che attacchi con decisione un’esca se questa non lo convice. Ecco il perchè della scelta di esche dai colori il più naturale possibile, come l’albino trout del mio X-Bait Jerk 50.
Come usare l’X-Bait Jerk 50 in questa situazione
Vedendo il branco di cavedani potrebbe venire naturale lanciarci in mezzo o nelle immediate vicinanze. Niente di più sbagliato. Infatti il rumore non farà altro che spaventare l’intero branco, facendoci perdere un’ottima occasione. Per evitare questo dovremo farci aiutare dalla corrente: Lasciamo scendere la nostra esca più a monte e lasciamo che la corrente la trasporti nel punto desiderato (per questo abbiamo optato per un esca floating) e poi inziamo un azione di recupero lenta, spesso basterà anche solo chiudere l’archetto del mulinello per vedere l’artificiale iniziare un nuoto leggermente accennato, già sufficente ad attirare l’attenzione in questo caso, infatti per mia esperienza le mosse troppo brusche spaventano il cavedano, per cui evitiamo di usare jerkate o recuperi veloci.
Il movimento del X-Bait Jerk 50 è perfetto per questo tipo di utilizzo, infatti inizia subito la sua azione di pesca anche solo trattenuto in corrente, attirando l’attenzione di tutto il branco. Non vi scoraggiate se i primi pesci vengono solo a guardare il vostro artificiale per poi rifiutarlo, in questa situazione infatti sarà la competizione tra cavedani la nostra arma vincente: vedrete due o tre pesci salire incuriositi e rifiutare il vostro X-Bait Jerk 50 e poi un cavedano salirà più deciso sulla vosta esca, siate pronti alla ferrata.
Come detto ho trovato che il Jerk 50 di casa X-Bait sia perfetto per questo utilizzo, oltre ovviamente a tutti gli altri utilizzi per cui un piccolo minnow del genere galleggiante può essere utilizzato, una valida alternativa all’ormai sempreverde jubarino.