Continua il nostro viaggio a caccia dei Pescatori del Web, dopo l’intervista a Giuseppe Scigliano oggi sotto i riflettori ci sono finiti altri cinque ragazzi molto conosciuti su Facebook per la pesca al siluro a spinning da riva:
Il Team Pegs
Raldi: Ciao ragazzi, come sempre inziamo con una domanda rompi ghiaccio, come è iniziata la vostra passione per la pesca?
Andrea Licari: Ciao ragazzi, intanto grazie per averci contattati per parlare un po’ di noi e di quello che è PEGS. La mia prima battuta di pesca ufficiale avvenne a spinning al bass (si al bass non ci crederete) con due amici d’infanzia, il tutto nella cava di Basiglio, dove anni orsono era presente un ecosistema perfetto, dove si vedevano girare bass da 2kg come fossero alborelle e che invece dopo qualche anno venne inquinato provocando una moria devastante di pesce. Dopodiché, tra una pescata a spinning e qualche sporadica uscita a carpe (più per abbronzarsi che altro), entrai nel tunnel dello spinning al cavedano per passare poi ai vari percidi e in fine al big game d’acqua dolce, il siluro, a cui devo molte delle bellissime emozioni che porterò sempre con me e grazie al quale oggi il team PEGS esiste.
Stefano Zanardelli: La mia passione per la pesca iniziò molto presto alla tenera età di 4 anni dove con fissa da 3 mt e uno scatolino di barilotti mi sentivo un re. Con mamma, papà e nonni tutti pescatori io non avrei potuto far altro che ammalarmi presto per questa unica passione.
All’inizio pescavo esclusivamente al colpo con mio padre che mi mise subito in pista a gareggiare già a 6 anni; a 11 e 12 anni arrivarono i miei risultati più importanti nelle finali italiane a Castenaso dove mi piazzai 21esimo prima e 11 l’anno dopo nella categoria juniores. Continuai le gare nei campionati regionali, gli anni successivi nella categoria di mio padre fino ai 20 anni quando poi lui decise di mollare il colpo. Abbandonato quindi l’agonismo iniziai ad avere più tempo per quello che era da sempre nel mio cuore, lo spinning. Iniziai sul naviglio e nelle rogge vicino casa con modesti risultati ma non lasciai mai da parte la mia passione per la pesca al colpo e fu proprio grazie a questa che un giorno, dopo ripetute rotture a fondo con cagnotti incollati, accadde che riuscii a portare a riva chi era l’artefice di tutto ciò, un simpatico siluretto. Da quel giorno iniziai a documentarmi e a cimentarmi a pescarlo a spinning, dando inizio a quello che oggi è diventata la mia dipendenza.
Ruggi Repizzi: Tutto iniziò diversi anni fa, quando a soli 12 anni cominciai a pescare con la canna fissa il pesce bianco e le carpe in cava, fino a quando mio padre
mi regalò una cannetta da spinning con cui iniziai a cimentarmi nella pesca al cavedano, un’ottima scuola per imparare ad ingannare i pinnuti!
Da quel momento mi innamorai dello spinning e di lì a poco sarei entrato in contatto con quella che oggi è la mia passione più grande, lo spinning al siluro. Scoprii, anzi scoprimmo, questo formidabile predatore grazie a una fortuita cattura da parte del fratello di Fabio, e da lì in avanti questo pescione baffuto non ci abbandonò più, facendo di noi dei glanis hunter!
Fabio Minini: Ciao ragazzi, la mia passione per la pesca iniziò molti anni fa, più precisamente verso la fine delle elementari quando mio zio mi portò con lui in cerca della famosa trota laghetto a galleggiante. Da li in poi iniziai a cercare emozioni più forti insidiando i miei primi ciprinidi in un laghetto vicino a casa. Le giornate di pesca si susseguivano e in compagnia di Ruggi passavamo bei momenti di divertimento praticando
la passata nelle rogge vicino casa, ma a un certo punto mi venne il pallino di insidiare i cavedani a spinning, cosa che non risultò subito semplice ma col tempo affinai la tecnica, portandomi oggi ad amare quella che è l’essenza dello spinning, continuo movimento e ricerca!
Solo qualche anno dopo ebbe inizio l’era del siluro, un bel giorno mio fratello arrivò a casa dicendo di averne preso uno in un corso d’acqua non molto lontano da noi. Lì per lì devo essere sincero, ho tentennato a credergli, ma quando ne prese uno davanti ai miei occhi rimasi a bocca aperta. Fu così che salì in me una voglia irrefrenabile di allamarne uno e sentire tutta la sua potenza, passarono diversi mesi e pesanti cappotti, ma quando arrivò la prima cattura tutti gli sforzi vennero ripagati e mi innamorai così del big game d’acqua dolce.
Bruno Nalin: Ciao a tutti ragazzi, la mia passione per la pesca ebbe inizio diversi anni fa quando mio zio mi portò per la prima volta a fare la passata in una roggia vicino casa. Da quel momento nacque la passione per questo passatempo che di lì a poco sarebbe diventato per me anche uno sport a livello agonistico, dato che partecipai a diversi tornei e campionati di pesca con la roubasienne e all’inglese, tutto sempre grazie a mio zio che già da tempo era nel giro. Tra una pescata statica e l’altra però amavo dilettarmi nella pesca a spinning, cercando di insidiare cavedani e lucci, ma questo chiaramente non poteva bastare, mi avvicinai infatti a quello che oggi è alla base del team PEGS, lo spinning al siluro.
R: E poi è arrivato il Team Pegs, come è nata l’idea di unirvi ufficialmente in un gruppo?
Team: Abitando nello stesso paese fare pescate insieme era diventata ormai da qualche mese la prassi, lo spinning era la tecnica che ci univa e quando sono arrivate le prime catture di siluri è lì che tutto ebbe inizio.
Approcciammo questo pesce da perfetti neofiti, ma dopo diversi mesi di cappotti, macinando centinaia di km e sperperando i pochi soldi a disposizione imparammo le basi di quella che sarebbe diventata di lì a breve la nostra passione. Iniziammo ad immortalare le nostre catture e pian piano ci trovammo a montare i primi video che inizialmente caricammo sui nostri profili. Il materiale iniziò a diventare consistente e fu allora che decidemmo di creare un gruppo dove condividere le nostre emozioni con chi praticava la nostra stessa passione, insomma il concetto era quello di un forum dove postare catture, fare domande e scambiare opinioni.
Ma mancava un nome, un acronimo che ricordasse il siluro e la nostra zona di appartenenza. Gruppo Siluro Pieve Emanuele, GSPE? No suonava male, e allora decidemmo per PEGS, già di più rapida pronuncia: fu così che nacquero gruppo e canale youtube ufficiali. Le catture si stavano susseguendo, postavamo in giro i nostri piccoli successi e fu così che pian piano i vari spinners iniziarono a cercarci e ad aggiungersi ai nostri canali per quello che era ed è tuttora la nostra specialità: lo spinning al siluro da riva.
R: È innegabile che il vostro gruppo su Facebook è stato probabilmente il primo ad aver avuto un’esplosione di successo, secondo voi a cosa è dovuto tutto questo interesse da parte degli utenti?
T: Ciò che ci ha portato molta visibilità sono stati sicuramente i video e il nostro spirito ironico, goliardico e sempre sopra le righe che regolarmente ogni giorno
porta decine di ragazzi ad aggiungersi anche solo per fare domande inerenti alla nostra tecnica madre. Ovviamente tutto ciò non sarebbe stato possibile se non avessimo incentrato tutto sullo spinning da riva, che è infatti facilmente accessibile ai più e molto rapido da praticare senza scontentare troppo mogli e fidanzate! Basta infatti avere canna, mulinello e qualche esca in macchina per potersi già cimentare senza spendere un salasso con barche, ecoscandagli, tende ecc. Nella stragrande maggioranza dei casi infatti chi inizia a provare una nuova tecnica di sicuro non vuole partire investendoci migliaia di euro, vuole prima saggiare il terreno, anzi l’acqua :D, e capire se davvero è una pesca che veramente lo affascina. Abbiamo infatti sin da subito cercato nel nostro piccolo di suggerire e consigliare materiale con buon rapporto qualità/prezzo e come insidiare il siluro anche a chi non sapeva cosa fosse, risparmiandogli fatiche, soldi e i cappotti allucinanti che avevamo provato sulle nostre spalle.
R: Arriviamo a parlare di temi caldi, voi vi chiamate Pieve Emanuele Gruppo Siluro, e una delle chiavi del vostro successo sia su Facebook che su YouTube è stato sicuramente l’interesse, sia positivo che negativo che i pescatori italiani hanno per questo predatore (devo ammettere che è un po’ colpa vostra se un bel giorno ho comprato una canna da spinning da 150 gr e un mulinello di una taglia abnorme per i miei standard); quindi parliamo di siluro! Come la vedete dal vostro personale punto di vista la questione siluro in Italia?
T: Eh ragazzi abbiamo portato anche voi sulla cattiva strada!! Il siluro è una passione che se ti prende difficilmente ti abbandona, nessun pesce delle acque interne può darti così forti scossoni ed emozioni. Purtroppo come sappiamo in Italia il siluro non è ben visto per il suo aspetto e perché definito dai più come un killer, cosa successa anni fa anche per il luccio che era stato additato come un mostro, e tutt’oggi ne possiamo vedere le conseguenze! Basterebbe guardare oltralpe dai cugini francesi per renderci conto di quali mosse poco astute stiamo facendo qui in Italia… pensate che lì il siluro è addirittura protetto e convive con tutta la biomassa autoctona alla perfezione, portando anche guadagno allo Stato dato che ormai i pescatori viaggiano e spendono fior di quattrini per poter insidiare questo formidabile predatore.
Ma chiaramente nel bel paese una visione del genere non poteva attecchire, qui ci limitiamo a dare licenze a pescatori stranieri che fanno sparire tutto ciò che riescono a portare in barca, compresi i pochi pesci autoctoni che restano! Dobbiamo semplicemente entrare nell’ottica che ormai gli alloctoni sono parte integrante della nostra ittiofauna, l’eradicazione non è possibile, altrimenti col guadino non ci resterebbe che andare a prender farfalle! Bass, siluri, perca, barbi portoghesi, breme, carassi e molti altri sono ormai una realtà…basta con la caccia alle streghe!
R: Spesso però sul vostro gruppo Facebook non si parla solo di siluro, ma di spinning in generale e ultimamente so che avete sfornato parecchie novità tra collaborazioni (anche con marchi importanti) e nuove iniziative, ce ne volete parlare?
T: Come già detto noi nasciamo come spinner generici quindi tra un siluro e l’altro, tra una finestra di attività e l’altra, amiamo praticare la pesca al lancio cercando di insidiare tutto ciò che si muove in acqua: dal cavedano alla carpa, dal persico al bass fino ad arrivare al luccio. Insomma ci piace pescare a spinning e la vediamo come una tecnica giovane, dinamica che lascia davvero spazio alla fantasia e con cui è davvero possibile prendere di tutto, ed è stato proprio questo spirito ad animare l’ultimo contest fotografico sui ciprinidi in cui sono state postate dagli utenti diverse catture di carpe, carassi, scardole e altri pesci insoliti per chi pratica lo spinning, ma che con pazienza e un pizzico di tecnica diventano facilmente insidiabili anche con esche finte e non solo prede fortuite.
Per quanto riguarda le collaborazioni quest’anno siamo stati contattati da Pure Fishing, nota multinazionale americana sotto cui stanno brand davvero forti come Berkley, Abu Garcia, Penn, Sebile e Mitchell. Abbiamo iniziato da pochi mesi questa collaborazione come membri del pro staff, per testare i diversi materiali e proporre sempre attrezzature con un ottimo rapporto qualità/prezzo a chi si cimenta nello spinning, in particolare al siluro con la nuova linea Tec Cat di Berkley e i fortissimi mulinelli PENN, insomma nella gran parte tutto materiale che già usavamo, nessun cambio radicale. A breve usciremo con diversi video sul tenore dei soliti che abbiamo da sempre pubblicato e inaugureremo il nostro nuovo sito, che aggiorneremo con tutti i contenuti utili sia per chi si avvicina allo spinning generico che chiaramente per chi cerca suggerimenti per lo spinning al siluro.
R: So che avete avuto qualche “problema di moderazione” sul gruppo in passato, e ad un certo punto avete deciso di mettere un regolamento. Una cosa che mi ha sempre incuriosito è il divieto di pubblicare post riguardanti la pesca dalla barca, come mai questa scelta?
T: Il gruppo si stava ingrandendo e i post vedevano contenuti che andavano dallo spinning al siluro alla pesca a striscio o alla passata, insomma tecniche molto lontane da quello per cui era nato il gruppo. Ci siamo noi stessi auto limitati evitando di postare le catture che ogni tanto ci capitava di fare con altre tecniche proprio per evitare di fare un put purri, cercando di focalizzarci proprio come accade in un qualsiasi forum o gruppo specifico su quello che noi praticavamo, ovvero lo spinning da riva, riguardo al quale potevamo dare qualche consiglio facendo crescere quella che oggi è la mania dello spinning al siluro. Sul fattore pesca a spinning da natante potremmo a breve sfornare una deregulation dato che comunque sempre di spinning si stratta!
R: Progetti per il futuro? La bella stagione è alle porte non mi dite che non avete qualche sorpresa per i vostri utenti.
T: Ci sono un po’ di cose che abbiamo in ballo, a breve lanceremo il nuovo sito su cui trovare tutte le info sullo spinning al siluro, stiamo poi montando nuovi emozionanti video e poi chiaramente c’è tutta la parte dedicata ai membri del gruppo, come i nuovi contest fotografici simili a quello dei “Ciprindi a Spinning” che già si è concluso, o l’upload giornaliero delle foto più belle dei membri in un album PEGS FAMILY a loro dedicato sulla nostra fan page ufficiale PEGS. Ah dimenticavamo che è uscita anche una traccia rap marchiata Pegs, c’è davvero da star male, rispecchia alla perfezione lo stile goliardico e scanzonato che potete trovare tutti i giorni nel nostro gruppo!