Prosegue la caccia ai siluri sul lago di Endine

caccia al siluro sul lago di endineDal 2013 la Provincia di Bergamo e la Comunità montana dei Laghi Bergamaschi hanno promosso, una campagna per ridurre la presenza dei siluri nel lago di Endine. I primi risultati della caccia a questo predatore alloctono non hanno tardato a farsi vedere.

Marco Mancini, ittiologo bresciano che sta guidando la campagna di pesca al siluro spiega così le operazioni portate avanti sul lago di Endine:

Il nostro compito è quello di andare a stanare i siluri del lago, ci spostiamo con una barca a motore e utilizziamo un bastone metallico e un generatore per dare una potente scossa che stordisce i pesci. Noi con i retini poi andiamo a pescare i siluri.

Dopo il siluro la nuova minaccia del lago di Endine arriva dal carassio

prosegue parlando di una nuova “minaccia” che dal 2014 si è aggiunta al siluro, il carassio:

Sono due specie non autoctone importate nel Nord Italia dall’uomo: il siluro mangia di tutto, pesci ma anche ratti e uccelli, è una sorta di spazzino del lago e si è notevolmente moltiplicato negli ultimi anni, non lasciando spazio alle specie autoctone. Dal 2014 abbiamo iniziato anche a dare la “caccia” al carassio, che come il siluro arriva dal Nord Europa.

Il carassio mangia le uova degli altri pesci e per questo va pescato ed eliminato. L’intervento dell’uomo è indispensabile perché queste due specie, soprattutto il siluro, non hanno dei rivali nelle acque del lago e quindi vivono senza problemi. Infine, queste sono due specie che arrivano dal Nord Europa e lì sono abituate a stare per 6 mesi in letargo. Qui invece, trovando acque più calde, rimangono attivi per tutto l’anno

I Risultati dalla campagna anti siluro sul lago di Endine

Per concludere Marco Mancini spiega i risultati ottenuti snocciolando anche numeri e quantità:

Nel 2013 abbiamo pescato ben 27 quintali di siluri, mentre in questi primi mesi del 2014 siamo già arrivati a 7 quintali di siluro e 3 quintali di carassio. L’esemplare di siluro più pesante trovato nelle acque del lago pesava ben 85 chili. Questo pesce viene in molti casi destinato alle associazioni benefiche: la carne del siluro e del carassio è infatti commestibile, anche se non di grande qualità

Fonte:

Eco di Bergamo

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