Spesso noi pescatori siamo portati a vedere i cormorani come nostri rivali durante la pratica della nostra attività preferita. Capita spesso infatti di sentire parlare di iniziative per il contenimento del cormorano.
I pescatori cinesi invece hanno trovato, già da parecchio tempo, il modo per sfruttare le innate doti venatorie del cormorano: Addestrarlo. Ancora oggi infatti, la pesca con il cormorano è una pratica abbastanza diffusa in Cina. Naturalmente al giorno d’oggi questa pratica si è ridotta soprattutto ad essere più che altro attrazione turistica, ma questo non significa che abbia mantenuto l’efficacia di un tempo.
I pescatori, muovendosi sul pelo dell’acqua con le loro sottili canoe in bamboo portano con se i cormorani, pronti a spiccare il volo e a scendere in picchiata nell’acqua per catturare i pesci e riportarli sull’imbarcazione. Bisogna infatti sapere che il cormorano, grazie alle sue zampe con grandi membrane, può immergersi a notevole profondità, raggiungendo anche i 6 metri.
I cormorani, nonostante il periodo di addomesticamento, restano comunque degli animali selvatici. Non è quindi possibile riuscire ad addestrarli al riporto, come si farebbe ad esempio con un cane da caccia. Per questo i pescatori cinesi legano un laccio attorno alla gola affinché i cormorani, una volta catturato il pesce, non lo riescano a ingoiare. L’abilità del pescatore sta nel non legare troppo stretto il laccio, sia per evitare che l’animale soffichi, sia per permettergli comunque di deglutire i pesci di dimensione minore, e quindi spronarlo a cercare nuove prede.
La pratica di per se può sembrare dolorosa e anche se i pescatori sono pronti a giurare che non vi sia sofferenza da parte dell’uccello. Comunque, qualche dubbio in proposito rimane.
Fonti:
Sport85