Come prima cosa, esaminiamo la tecnica: il light rock fishing è una tecnica che utilizza piccoli artificiali, per insidiare i piccoli predatori da scogliera. Di solito si utilizzano piccole gomme innescate su una testina piombata, che viene fatta rimbalzare sul fondale.
Detto questo, penso che immaginiate di già i pesci che si possono insidiare: ebbene si il primo è il bass: il principio infatti, non è molto diverso da quello del jig come d’altronde non è molto diversa la presentazione.
Un altro pesce (tra l’altro, grazie al quale ho cominciato ad utilizzare questa tecnica) è il Blue gill o comunemente chiamato “persico sole”: c’è infatti da sapere che sono pesci molto aggressivi, soprattutto quando curano il nido non temono pesci di dimensioni di gran lunga più grossa rispetto alla loro. Si possono insidiare solitamente sul nido o nelle immediate vicinanze del pesce.
Ultima su cui ho riscontrato l’efficacia di questa tecnica è la trota di fario.
Consiglierei però di usare questa tecnica esclusivamente nei torrenti in maniera indifferente se usarla in corrente o nelle pozze.
Le esche del light rock fishing
Per quanto riguarda i primi tre che ho elencato (bass, blue gill, e persici), ho trovato molto efficaci piccole esche craw, e shad(2″) ma a mio parere, possono essere ottimi anche dei piccoli grub(2″) anche se non ho ancora avuto modo di provarli.
Come piombatura suggerirei di non andare mai oltre 1/10″ oz.
Prima di terminare l’articolo, vi parlerei dei colori da utilizzare, che secondo il sottoscritto sono gli stessi del rock fishing in mare: il rosa, il giallino, il bianco insomma colori shock o se no anche il nero oppure il rosso.
detto questo spero tanto che possiate avvicinarvi anche voi a questa tecnica in modo che possiate divertirvi 😉