Da qualche tempo seguo attentamente i prodotti e le attrezzature di casa Rapture, i loro materiali mi sono sembrati subito molto validi e soprattutto a prezzi davvero interessanti.
Basti pensare che sulla mia scrivania capeggia già da qualche mese il loro catalogo cartaceo e spesso, quando devo fare un nuovo acquisto, mi capita di consultarlo (resti fra noi, anche il catalogo è molto ben fatto e curato, con tutte le informazioni del caso).
Era da tempo che stavo pensando di rimpinguare il mio arsenale di canne da pesca con una bella cannetta da spinning da poter utilizzare per tutte quelle tecniche finesse che mi sono sempre state un po’ antipatiche, ma che spesso riescono a fare la differenza tra una giornata fruttuosa e un bruciante cappotto. In contemporanea cercavo una canna per poter pensionare la mia Shimano Catana per la pesca delle trote in laghetto.
In negozio
Durante le ultime festività natalizie mi trovavo nei pressi di Varese, la voglia di andare a scoprire uno spot di cui avevo già tanto sentito parlare come il lago di Varese era tanta, così, galvanizzato anche da quei 14° segnati dal termometro mi sono deciso per una coraggiosa uscita alla ricerca di black bass dalla riva.
Prima di fiondarmi sullo spot però, sono andato a cercar consigli (e a fare shopping) presso l’unico negozio della provincia di Varese di mia conoscenza: Clan di Mornago.
Dopo aver chiacchierato con il commesso siamo arrivati alla fatidica domanda: “Cosa hai per pescare finesse?”
Dopo la carrellata di grezzi dai 180 euro a salire mi cade l’occhio sulle canne Rapture. Potete immaginare la mia curiosità quando ho addocchiato un’intera rastrelliera di canne con il marchio Rapture in bella vista.
Il commesso mi mostra una Rapture Keison, lunghezza 2.10 metri, azione ML e casting da 4 a 28 grammi. Lunghezza e azione erano proprio quello stavo cercando, anche se come casting avrei preferito qualcosa di più leggero. Comunque alla fine a vincere è la curiosità e il portafoglio. Difficile trovare di meglio in quella fascia di prezzo (59 euro).
A casa
Prima di montare la canna vado a leggere la descrizione della canna sul catalogo Rapture
Serie di canne robuste e potenti in due pezzi estremamente performanti e con azione medium-fast, polivalente poichè sono in grado di lanciare agevolmente sia esche leggere che artificiali fino a 50 gr. Sono realizzate in carbonio CX-1, in due sezioni con innesto put-over ad anellatura ibrida, che sfrutta anelli HD SIC black finish a gambo singolo del tipo regular ed anelli a ponte ribassato. La loro disposizione e numero consentono una fuoriuscita del filo più lineare e quindi una maggior gittata nei lanci. Il loro utilizzo spazia dalla pesca ai principali predatori delle acque dolci, fino ai grossi shad per lucci ed altri predatori; o in mare su scogliere rocciose particolarmente accidentate e condizioni di mare mosso o estremo. Tutta la serie presenta il manico in EVA in tre sezioni, portamulinello in grafite rinforzato; ottime e gradevoli le finiture.
Anche l’occhio vuole la sua parte, infatti una cosa che mi piace molto di questa canna è l’estetica, non è certamente questa caratteristica principale che mi fa preferire una canna piuttosto che un’altra, ma se il grezzo si presenta in un certo modo non può certo far del male.
Va detto che ho riscontratto che non solo la Keison, ma tutte le canne di Rapture presentano una certa ricercatezza nelle forme. Niente di esagerato o particolare, sia chiaro, ma di comunque piacevole.
Ad esempio ho apprezzato molto le rifiniture del manico in materiale sintetico e spittato.
In pesca
Decido di iniziare il test con una montatura drop shot con un peso da 5 grammi e un freaky flip di casa Molix da 4 pollici color pumpkin orange.
Nel primo test la Keison si è comportata bene, abbastanza sensibile da permettermi di percepire chiaramente il fondale su cui il peso andava ad appoggiarsi, nonostante non si possa certo dire che sia una canna da drop shot pura.
Peccato non aver avuto occasione di testarla con un bass in canna, per questo ci sarà sicuramente tempo nei prossimi mesi.
Il secondo test invece l’ho eseguito pescando le trote in laghetto, e bisogna dire che la canna ha superato brillantemente questa prova: Sono infatti rimasto piacevolmente colpito dalla capacità di lancio della Keison, che riesce a lanciare senza problemi, a distanze più che accettabili, anche artificiali con un peso molto vicino al suo limite minimo (4 grammi), come ad esempio possono essere dei rotanti mepps del 2 o degli ondulanti da 5 grammi. È stato proprio grazie a questi ultimi che sono riuscito a portare a guadino tre bellissime trote, di cui una ha fermato la bilancia intorno ai 2.5 kg.
Proprio con questa straordinaria cattura ho avuto modo testare ulteriormente la sensibilità e la potenza della Keison, che mi ha permesso di sentire la prima timida toccata a lunghissima distante, di fermarmi, lasciare che la trota attaccasse nuovamente l’artficiale e di ferrarla correttamente, riuscendo a gestire egregiamente il combattimento.
Una piccola nota dolente è data dal porta mulinello e se vogliamo proprio da questa sezione della canna, che proprio durante il combattimento, mi ha dato l’impressione di essere il punto debole della Keison.
Il materiale con cui è costruito non mi fa impazzire, ma a lasciarmi perplesso è prorpio l’innesto sulla canna, dove ho sentito uno strano gioco quando il combattimento si è fatto più duro.
Ho notato anche che i portamulinelli sembrano essere la croce di parecchi grezzi di casa Rapture, per cui consiglierei un miglioramento su questo fronte per il prossimo anno.
In conclusione
Concludendo siamo arrivati alle fatidiche tre domande:
- Sono soddisfatto del mio acquisto?
Si, come ho detto trovo difficile trovare di meglio in questa fascia di prezzo. Va detto che, nonostante Rapture sia un azienda italiana, la Keison viene prodotta in Cina, cosa che oramai accomuna buona parte delle canne che possiamo trovare in negozio, anche tra le più blasonate.
Con il senno di poi mi resta comunque la curiosità di provare una delle canne della serie Assassin, serie di punta della Rapture, e che si piazzano sicuramente in un’altra fascia di prezzo, ma che sembrano promettere molto bene. Quindi potendo spendere qualcosina di più andrei cercando dei grezzi più specifici, o rimanendo in casa Rapture con le Assassin appunto o anche di altre aziende (le Mojobass di St.Croix per esempio). - A chi la consiglierei?
Sicuramente ai neofiti della pesca a spinning alla ricerca di trote in laghetto, ma anche a quei pescatori che non hanno molti soldi da spendere in attrezzatura e che, come me, vogliono semplicemente avere un nuovo grezzo nel loro arsenale.
La Keison esprime sicuramente il suo potenziale con la pesca dei grossi predatori, penso quindi che vada bene per la pesca dei black bass con esche finesse (senza esagerare) o per cacciare lucci con un’attrezzatua light.
Non la vedrei molto bene per chi pesca dal belly boat, ho trovato il manico abbastanza lungo, per cui prevedo qualche impiccio di troppo in certe situazioni, ma sono gusti personali. - Cosa migliorerei?
Sicuramente il portamulinello che, come detto, non mi ha esaltato sia nei materiale che nella costruzione.
Lavorerei di più anche sulla qualità alcune rifiniture; anche se, per la fascia di prezzo in cui si piazza la Keison, possiamo dire che questa è proprio una pignoleria.