Il mercato della pesca, e in particolar modo quello delle esche artificiali, negli ultimi anni è in continuo fermento e innovazione. Certo, tra tutte le nuove proposte bisogna saper scegliere con cura quello che realmente può essere funzionale e quello che è meglio lasciare sullo scaffale del negozio, però di tanto in tanto sbuca quella piccola chicca che potrebbe reaalmente cambiare il nostro modo di intendere la pesca.
Se c’è una cosa che ho imparato in questi anni da pescatore è sicuramente il fatto che devo cercare di avvicinarmi alle novità di mercato con meno pregiudizi e preconcetti possibili. Non sempre è facile riuscirci, ne sono ben consapevole, ma quando ci riesco ho notato ottimi risultati. Mi è capitato tante volte di guardare con occhio distaccato a qualcosa e di vederci quel potenziale che molti altri pescatori avevano ignorato. Di esempi potrei farne a decine, ma non vorrei divagare troppo.
Oggi siamo qui per parlare con un uomo che sta realmente provando a fare innovazione nel mondo della pesca. Quest’uomo è Marco Giudici, ideatore e titolare di Fish Action, un’azienda che negli ultimi mesi ha fatto molto parlare di se.
Ciao Marco, prima di cominciare a parlare un po’ della “ciccia” parliamo un po’ di pesca: Sul vostro sito dite che le vostre esche sono “realizzate dai pescatori per i pescatori”, quindi… che tipo di pescatore sei?
Ciao Luca, diciamo che sono uno di quei pescatori che preferisce pescare piuttosto che parlare di pesca, per nulla tecnologico inizio ora a relazionarmi con il “mondo social”… hehehe.
Credo che la pesca sia bella tutta, da quella a canna fissa, alla traina, passando per lo Spinning o la pesca a mosca, non credo ci siano tecniche di serie A o di serie B. La pesca non è uno sport o un hobby ma uno stile di vita. Pescatore dal lontano 1985 ho sempre anteposto la mia passione a tutto.
Nel ’97 ho iniziato a lavorare come guida di pesca per poi aprire un mio negozio specializzato nella pesca ai predatori nel 2000 (Big Pike Pesca Sport).
Dal 2001 al 2007 ho intrapreso la strada di relatore e freelance per alcune riviste di pesca italiane ed estere.
A fine 2005 la vera svolta iniziando a lavorare come progettista designer e field tester per una grossa multinazionale della pesca.
Se dovessi definirmi in una sola parola: “Pikemaniaco”
Si può dire che non sei un novellino del mercato della pesca. Da dove nasce l’idea di creare un nuovo marchio in questo settore?
Innanzi tutto da un po’ di sana follia, poi dalla grande voglia di poter finalmente uscire da un sistema che stava sempre più limitando il mio lavoro rendendolo qualcosa di asettico e senza passione.
Provo a spiegarmi meglio: lavorando per un Brand famoso non puoi permetterti di disegnare ciò che vuoi o ciò che ritieni più valido per te e per i pescatori. Le multinazionali o più semplicemente le aziende millionarie rispondono ad un semplice principio: poca spesa massima resa. Il tutto deve essere finalizzato al massimo profitto, sono macchine enormi dove spesso i vertici non amano la pesca o sono semplici investitori, ma a fine mese vogliono vedere dei risultati quantificabili.
Intendiamoci, non sputo nel piatto dove ho mangiato e sono grato per l’opportunità concessami e l’esperienza accumulata, grato anche di qualche successo, come designer e progettista.
Se l’esca che hai disegnato tu diventa un best seller non puoi che goderne, anche se non l’hai potuta firmare. Però… senza peli sulla lingua ed in tutta franchezza, tutto questo meccanismo iniziava con l’andarmi stretto!
Credo che sia un evoluzione intrinseca nel nostro io, perché farlo per altri se posso farlo a modo mio e con chi piace me? Da qui nasce FISH ACTION!
Siamo una ditta piccola nata per passione, siamo in due io il matterello sognatore e Luca Bralla più concreto e analitico ma sicuramente un altro “folle” nel senso buono del termine!
Aprire una nuova ditta e un nuovo Brand in un panorama già così vasto è un impresa titanica soprattutto lo è stata cercando di dare e creare qualcosa di veramente innovativo, soprattutto se queste novità vanno a destabilizzare ciò che sono i dettami imposti dal business in questo settore.
Ora se voglio progettare un esca non guardo solo al lato economico o se ne venderò un milione o mille pezzi, finalmente posso concentrarmi su ciò che credo sia valido in pesca confrontandomi con chi giornalmente la pesca la vive e la pratica.
Parliamo un po’ dell’aspetto innovativo del vostro lavoro e anche di quei “dogmi” del settore che siete andati a infrangere.
Per fare un esempio lampante: Se parliamo di gomma, la gomma più utilizzata è il PVC, il 99% dei produttori produce in PVC, il classico silicone sia esso di buona qualità ovvero di provenienza coreana o di scarsa qualità di provenienza cinese.
I prodotti innovativi ci sono ormai da più di un decennio, ottimi sostituti del PVC, più durevoli, elastici e privi di odori sgradevoli.
La domanda a questo punto dovrebbe sorgere spontanea: Perché non vengono utilizzati questi materiali in un epoca dove il telefonino ci cucina una cena tramite comando vocale?
- I costi di queste materiali sono più elevati (ovviamente) fino a 10 volte il prezzo del miglior PVC. Quindi già pensare di utilizzarli va contro la prima regola delle “lobby”, ovvero trarre il massimo profitto con la minima spesa.
- Durano nel tempo e questo piccolo particolare per quanto amato da noi pescatori va ad infrangere ciò che di più importante c’è per le “lobby”, creare volume d’affari!!!
Vorrei spiegarlo con un esempio pratico:
Un buon artificiale morbido come prima prerogativa deve catturare pesci, deve durare abbastanza per catturare un pesce e poi rompersi andando a creare un bisogno nel pescatore che ne comprerà altri della stessa marca. Questo circolo vizioso alimenta una fidelizzazione che crea business e genera il famigerato volume d’affari o di vendita.
Perché il volume di vendita è così importante per le “lobby”, a parte le ovvietà come i profitti?
Il volume di vendita è vitale per le grandi aziende in fase di acquisto delle materie prime o del prodotto finito, ovviamente più pezzi comprano = minor prezzo di acquisto che è uguale a maggiori profitti in fase di vendita ( che ci riporta al punto 1, massimo profitto con minima spesa).
Il basso costo di acquisto permette alle “lobby”, (ecco perché utilizzo questo termine) di proporre un prodotto ad un prezzo bassissimo sul mercato all’ingrosso, monopolizzando di fatto l’intero sistema distributivo.
La nostra filosofia si basa su principi completamente opposti, un sistema che rende tutti felici (a parte le lobby). Produco un esca che cattura e che dura nel tempo, siamo felici noi perché il cliente finale si fidelizza ed è felice il pescatore perché cattura e risparmia!
Partiamo dal presupposto che se un pescatore si trova bene con le nostre esche farà una buona pubblicità e da uno diventeranno 10-100 poi mille e così via. È un processo più lungo ma onesto e soprattutto in linea col ragionamento è la filosofia di base : “Esche fatte da pescatori per pescatori”.
Non condanno nessuno per seguire le regole del commercio, ci mancherebbe, ognuno fa come meglio crede ma se nessuno fa niente per cercare di cambiare un metodo quantomeno discutibile …
Il mio non vuole essere un attacco alle esche in PVC, ci sono esche in PVC ottime e sono il primo ad acquistarle ma per certi tipi di predatori (con i denti) specialmente lucci, barracuda, serra… Bhe forse sarebbe il caso di smettere di produrre esche che dichiariamo specifiche per quel predatore con il PVC che come ben sappiamo non è a prova di denti.
Quindi da buon “Pikemaniaco” ti sei inventato questa “Everlasting Formula”, che dovrebbe rompere di fatto questo “circolo vizzioso” e che è il vero asso nella manica delle vostre esche. Come ti è venuta l’idea e soprattutto in cosa consiste?
Erano anni che ci pensavo ma la decisione di produrre una mescola nuova è avvenuta in concomitanza con la partenza di Luca per un lungo viaggio dalla Russia al Myanmar, un viaggio di 6 mesi zaino in spalla.
Servivano esche che occupassero poco spazio ma che al contempo durassero nel tempo, che andassero bene per i Taimen della Mongolia come per i Red Tail Cat Fish tailandesi.
Diciamo che quella particolare circostanza ha dato il via alla nostra convinzione: “è una cosa che manca, Proviamoci!”
Il processo di realizzazione è durato due anni circa, prove e test sembravano non avere mai fine.
Senza entrare nel tecnicismo posso brevemente illustrare quelli che sono i dati oggettivi dell’Everlasting rispetto ad una classica esca in PVC:
- Durata nel tempo ed all’esposizione agli agenti atmosferici. (abbiamo campioni vecchi di 2 anni in ottimo stato conservativo).
- Morbidezza assoluta.
- Totale assenza di odori sgradevoli ai pesci
- Resistenza al taglio.
- Totale galleggiabilità senza l’aggiunta forzata di bolle d’aria e forse qui vale la pena spendere due parole in merito: Un esca galleggiante crea un target più visibile soprattutto con presentazioni a stretto contatto con il fondale, va da se che un target maggiormente visibile si traduce in un maggior numero di abboccate e attacchi da parte dei predatori.
Un esca galleggiante necessità di una minore forza impressa dal pescatore (tramite colpetti di cimino, pull etc etc) per muoversi = maggior movimento e vibrazioni in acqua, senza contare che un esca galleggiante si presta a innumerevoli presentazioni e riggaggi, giocando con la piombatura potremo facilmente creare inneschi ad assetto suspending. - La possibilità di innescare una delle nostre esche anche 100 volte senza mai perdere di efficacia, un esca in PVC spessissimo si rende inutilizzabile cambiando un solo innesco. Questa peculiarità delle nostre esche è dovuta alla grande presenza di elastomeri nella mescola che impediscono la creazione di spazi vuoti lasciati dal precedente innesco.
- Allungamento ed elasticità incredibili.
Potrei procedere con la lista ma credo che la cosa migliore sia che i pescatori provino le esche e ne traggano le loro conclusioni e considerazioni, sarebbe troppo facile sostenere in un intervista che il nostro prodotto è migliore di un altro ma questa non è la nostra linea di pensiero. Chi si auto incensa commette un grave errore e parte dal presupposto di essere migliore degli altri, l’arroganza è tipica di chi crede di non dover imparare più nulla, noi crediamo che nella pesca come nella vita ci sia ancora molto da imparare e scoprire. Quello che posso dire è che siamo diversi, siamo un’alternativa al classico.
Nella pesca al luccio ci sono sicuramente innegabili vantaggi, non solo nella pesca al luccio ma anche nella pesca ai Barracuda, alle Trote ed ai Serra per arrivare alle piccole prede abituali del Rock Fishing, insomma nella ricerca di tutti quei predatori muniti di denti affilati.
La cosa molto interessante è che stiamo aprendo la strada a nuove tecniche con l’ausilio di artificiali soft, vedi la pesca al Serra con gli shad…
Ok, ora mi hai fatto innamorare della vostra “Everlasting Formula”, ma è possibile che non abbia neppure un difetto? Dai a me lo puoi dire, tanto non ci legge nessuno 😛
Guarda solo perche sei tu, parliamo in confidenza e soprattutto non ci legge nessuno 🙂 Più che di un difetto si può parlare di limite se così vogliamo definirlo: L’Everlasting non va d’accordo con il PVC, diciamo che si odiano hehehe
Scherzi a parte la composizione chimica del PVC e del Everlasting sono incompatibili, mettendoli a contatto si manifesta un processo chimico detto “melting” ovvero si sciolgono l’un l altro. Nulla a che vedere con le leggende metropolitane che ho sentito dire dalla “concorrenza ” in questi mesi, non bucano le Plano e ci tengo a sottolinearlo!
Non prenderanno fuoco facendo fumo ed arrampicandosi sul soffitto del garage parlando aramaico stile esorcista!
Semplicemente non vanno mischiate con le esche di altri brand, lo scriviamo sul pacchetto per questo motivo.
Ecco alcune delle domande che riceviamo dai nostri clienti:
- Posso mettere le vostre esche in una Plano anche se in precedenza ci tenevo esche in PVC?
Assolutamente si, l’unica accortezza è lavare la Plano con sapone neutro prima di alloggiarvi le esche in Everlasting! - Posso mischiare le esche in Everlasting?
Assolutamente si! Fate attenzione a non mischiare colori fluorescenti con colori come il bianco il giallo etc etc , come per le esche in PVC le esche con colori fluo tendono a macchiare le esche con colori basici. - È meglio lasciare le vostre esche nella confezione originale o nella Plano?
Tendenzialmente non fa alcuna differenza evitate comunque di pressare le esche in Everlasting l’una sull’altra e assicuratevi di lasciare spazio alle vostre esche per evitare deformazioni da compressione, questa regola vale sia per le esche di PVC che per quelle in Everlasting.
Domanda di rito, cosa ci sarà nel futuro di Fish Action? Recentemente ho visto anche delle swimbait… vi lancerete anche nel mercato delle hard bait?
Tante novità sicuramente, serie speciali, serie custom e completamente hand made. Diciamo che non siamo mai fermi, sia nella progettazione che nella creazione di nuove esche ma non solo… tutto questo grazie al rapporto con i nostri follower e con i negozianti che costantemente ci danno nuove idee per nuovi prodotti.
La fortuna di essere “piccoli” è quella di poter creare delle serie speciali e dedicate ad ogni singolo mercato, possiamo ascoltare le richieste dei pescatori ed adeguare la linea produttiva a tali richieste.
La serie hard arriva proprio da lì, esche di altissima qualità ad un prezzo concorrenziale, estrema attenzione ai dettagli sia estetici che funzionali. Abbiamo la fortuna di condividere la fabbrica con noti Brand giapponesi quindi il personale altamente qualificato ci permette di “osare” in esche dal nuoto super realistico e ricche di dettagli.
Prendiamo l’esempio dell’Action Pike 10″ ci sono oltre 300 dettagli iper realistici, non ti nascondo che ci ho lavorato più di un anno… oppure la Slide Killer185, una trota che sono sicuro farà parlare di se!
Ogni esca hard è rigorosamente dipinta a mano o a mano più 3D painting, sono assemblate in modo artigianale una per una, dotate di occhio realistico con lamina d’oro, insomma nessuna esca sarà mai perfettamente identica ad un altra.
È l’impronta che vogliamo dare alla nostra produzione, richiede più tempo, ci lascia “margini” risicati rispetto ad una produzione industriale nuda e cruda ma per le cose belle…
Chiudo qui ringraziando te, il blog della pesca, i nostri negozianti e soprattutto i pescatori che ci stanno dando una grossa mano e ci spronano a fare sempre meglio! Un ultima chicca voglio comunque lasciartela: abbiamo introdotto un nuovo marchio M.Giudici Signature Series che andrà ad apporsi a tutti quei prodotti rigorosamente fatti a mano e orgogliosamente Made in Italy!
In arrivo una serie di canne dall’altissimo contenuto tecnico, Hand Made a partire dalla lavorazione del carbonio di derivazione F1 alla componentistica, canne dedicate e molto specifiche… Con garanzia a vita! 😉
Dalle corse in Formula Uno alle acque italiche!