Nonostante non sia proprio un novizio della scrittura sul web (credo che i 340 articoli scritti solo su questo blog ne siano un fulgido esempio, modestie a parte), scrivere questo genere di articoli mi mette sempre in difficoltà. Un po’ perchè si vuole sempre cercare di essere originali (senza ovviamente riuscirci) e un po’ perchè… diciamocelo, è molto più bello parlare di pesca!
Certo, essendo anche vicino a fine anno, la tentazione sarebbe quella di scrivere qualche riga celebrativa dell’immenso lavoro che questo blog ci spinge a fare ogni giorno, dell’immensa fatica sprecata nel tentativo di accontentare tutti e delle grandi soddisfazioni che comunque ci riesce a dare. Potrei dilungarmi oltre, tirando in ballo cifre e numeri. Ma in realtà non ne ho alcuna voglia.
Passiamo già tutto l’anno a fare a gara a chi di noi lo tira fuori più grosso (o spesso a chi la spara più grossa). Passiamo 364 giorni l’anno a scornarci, spesso e volentieri anche in maniera esagerata su ogni singolo argomento della pesca, che si tratti di bracconaggio, di alloctoni, della tecnica che va più in voga in questo momento oppure dell’esca all’ultimo grido.
Tutte cose importantissime eh… sia ben chiaro. Lungi da me volervi fare la paternale su cosa sia o meno importante. Non credo di averne alcun diritto. Anche perchè se io facessi la paternale a qualcuno su questa cosa sarebbe veramente ipocrita. Io che spesso mi ritrovo a far discussione con un qualsiasi pinco pallino che ha deciso di dire la sua su quello o su quell’altro commento. Io che nonostante mi riprometta ogni volta di cercare di ignorare certe discussioni alla fine ci ricado sempre dentro con tutte le scarpe (o i waders per restare in tema).
È forse solo un mio sentore, ma mi pare che negli ultimi mesi la polemica sia diventata anche lei pescatrice… non passa settimana, se non addirittura giorno, senza che qualcuno salti su vomitando sul tavolo qualche polemica. Alcune anche sensate per l’amor di dio, altre invece decisamente campate per aria, ma non sono tanto i contenuti quello che mi fa riflettere, tanto il fatto che ogni santissimo giorno, se apro facebook, se vado al solito bar o se vado al laghetto di pesca vicino casa ho la certezza che troverò qualcuno che si lamenta di qualcosa!
Ma come vi dicevo, per un giorno almeno in questo lungo 2015, mi piacerebbe che il mondo della pesca (e mi ci metto al primo posto) tacesse e facesse delle doverose 24 semplici ore di silenzio in onore (e contemplazione) della bellezza nostra più grande malattia: La pesca, questa nostra enorme passione che ci spinge costantemente a fare qualcosa dai più ritenuto molto stupido. Come ad esempio spendere cifre improponibili per andare a pesca di pesci che poi ributtiamo in acqua (questa è una delle affermazioni che sento più spesso).
In fin dei conti, se la pesca ci porta a lamentarci, a litigare e a sbraitare, e se nonostante tutto ancora ci svegliamo prima del sole per andare a prender freddo nella speranza anche solo di vederlo un pesce… significherà pur qualcosa no?
Il mio desiderio per questo natale 2015 è che il buon vecchio Babbo Natale faccia riscoprire di più ai pescatori (sempre con me primo della fila) la passione per la pesca… quella pescata, che si fa sulle rive del fiume (o del lago, del laghetto a pagamento, oppure in barca o in belly boat, spero di aver reso l’idea), piuttosto che quella parlata.
Poi we… se a babbo natale avanza un mulinellino da mettere sulla mia canna da trout area io non dico di no eh… del resto conterà pur qualcosa essersi messo sempre primo della fila!