Che il bracconaggio sia una delle piaghe che affliggono le nostre acque interne non credo che sia una novità per nessuno. Negli ultimi mesi se ne è fatto un gran parlare sui social network, e pare che anche i grandi media più tradizionali stiano cominciando a interessarsi alla questione.
Nell’ultimo anno abbiamo avuto modo di vedere nascere diverse iniziative ideati dai singoli movimenti di pescatori più o meno pubblicizzate sui media. Anche la Fipsas stessa pare che abbia cominciato a guardare a questo problema con occhio più critico, muovendosi di conseguenza per trovarvi rimedio.
Qualcosa si sta muovendo, finalmente! Dalla conferenza promossa dalla federazione a Vicenza in poi, è stato un susseguirsi di iniziative e di nuove proposte per cercare di arginare il bracconaggio. Nelle ultime settimane poi sembra che l’attenzione sull’argomento sia veramente in aumento. Come testimonia ad esempio l’intervista a Roberto Ripamonti sulla Rai andata in onda settimana scorsa e di cui vi proponiamo un riassunto in due parti:
Prima parte dell’intervista a Roberto Ripamonti
Roberto Ripamonti parla di bracconaggio su Rai 2 – Parte 1Ieri mattina il TG2 ha dedicato uno speciale con Roberto Ripamonti al bracconaggio nelle acque interne. Un intervento veramente interessante dove si sono dati numeri e dati veramente allarmanti sulla questione!
Posted by Il blog della pesca on Giovedì 12 novembre 2015
Seconda parte dell’intervista a Roberto Ripamonti
Roberto Ripamonti parla di Bracconaggio su Rai 2 – Parte 2Ecco la seconda marte dello speciale che il TG2 ha dedicato al bracconaggio nelle acque interne con Roberto Ripamonti.”Questa gente ci sta rubando i nostri sogni”
Posted by Il blog della pesca on Giovedì 12 novembre 2015
La Fipsas: sorvegliata speciale
È ancora molto vivo nelle menti dei pescatori amatoriali il ricordo di una federazione assente e spesso incapace di rappresentare i pescatori sul territorio. Una federazione che meno di un anno fa riusciva ancora a promuovere iniziative discutibili sul contenimento degli alloctoni nel basso Po, salvo poi richiedere deroghe per il rilascio di breme per lo svolgimento di alcune competizioni.
Ma da quella discussione in poi si è certamente visto un cambiamento: una federazione più matura, che è stata capace di appoggiare quelle che erano le necessità dei pescatori. L’abbiamo vista rispondere con forza alla proposta di una licenza di pesca in mare a pagamento, e l’abbiamo vista anche farsi promotrice di una petizione atta a salvaguardare la carpa, e ora il bracconaggio…
Infatti sabato 12 dicembre alle 14, presso la “Sala Plenaria” della fiera di Ferrara, in occasione della 5° edizione del “Carp Show & Specialist” si svolgerà un convegno organizzato dalla Fipsas dal titolo: “Alloctonia: quando può essere una risorsa. Una corretta gestione anche come lotta al bracconaggio”.
Un passo decisamente importante per la federazione, che nei recenti comunicati dimostra di aver rivisto le sue posizioni anche sugli alloctoni:
Sarà un’ importante occasione per ascoltare dalla voce di esperti del settore, ittiologi, nomi storici della pesca italiana, esperti in legislazione e autorità istituzionali, politiche e federali qual è la situazione nelle acque italiane, in rapporto alla presenza di specie non autoctone che, non solo non hanno comportato danni all’ecosistema ma, in alcuni casi, sono diventati parte fondante di nuovi equilibri, capaci di rivitalizzare ambienti in difficoltà, apportando addirittura un indotto economico affatto trascurabile.
Parole forti queste che la federazione lancia dal suo sito internet e che dimostrano un forte cambio di posizione. Già solo il titolo di questo convegno dimostra come la Fipsas abbia fatto proprie alcune idee di quei pescatori amatoriali più legati alla lotta al bracconaggio e alla tutela ambientale. E anche se i detrattori più maligni hanno già trovato da polemizzare sul fatto che sulla locandina dell’evento non venga ritratto l’alloctono per eccellenza (il siluro) ritengo che questo passaggio sia da considerarsi come un piccolo evento storico!
La lotta al bracconaggio continua
Negli ultimi mesi abbiamo assistito anche ad importanti iniziative politiche sull’argomento bracconaggio, iniziative che personalmente ho accolto con distaccato interesse. Ma a cui, visto che si sono tradotte in fatti concreti, non posso che applaudire dalla pagine del nostro blog appoggiando in toto la proposta di legge “Disposizioni per contrastare la pratica della pesca illegale nelle acque interne“, presentata lo scorso 4 novembre 2015 dall’On. Guido Guidesi della lega Nord.
E non posso non appoggiare le parole del presidente Federale Ugo Matteoli al riguardo:
“È fondamentale che emerga un sostegno ampio ai contenuti della legge. I pescatori sportivi e ricreativi ne auspicano l’immediata approvazione, che sarebbe più forte se fosse pienamente condivisa da tutti per evitare il “colpo di grazia” alla fauna ittica che popola le nostre acque, fauna ittica già ampiamente compromessa a causa di inquinamento, cormorani, ecc…”
Una proposta di legge davvero necessaria, di cui tutti i pescatori ne sentono un reale bisogno e che chiedono a gran voce da anni. Mentre sui fiumi, sempre più pescatori cercano di arrangiarsi come meglio possono per contrastare il fenomeno, pare finalmente che la politica abbia deciso di fare qualcosa al riguardo.