Oggi Tratterò un argomento molto tecnico ed importante, il confezionamento delle lenze che serviranno, nella pesca all’inglese, per coprire un buon numero di situazioni che si presentano al pescatore nell’esercizio delle sue funzioni. Come, credo, abbiate già intuito la pesca all’inglese è una tecnica molto libera, non soggetta a degli assolutismi o a dei principi tecnici fissi come possono a volte sembrare le altre tecniche. Quindi va continuamente inventata di volta in volta quando si mette il piede sul fiume. Sarà proprio il fiume a darci sempre informazioni preziose, basterà saperle cogliere.
Gli schemi che troverete dunque sono puramente indicativi, cosi come le condizioni in cui vengono impiegati secondo il mio punto di vista. La lenza migliore, tenete sempre presente, è quella nata dall’esperienza del posto di pesca e dalla conoscenza del mondo sommerso sotto ai nostri piedi. Quell’esperienza che vi suggerisce di alzare o abbassare un pallino, di allungare o accorciare il terminale e di cambiare innesco o esca. Insomma quella che si acquisisce con ore ed ore di pratica, di cappotti e di immense soddisfazioni. In questa tecnica, una tale esperienza, può essere un fatto di fondamentale importanza.
Pesca all’inglese in lago con profondità compresa tra i 5 e gli 8 mt.
Inizio illustrandovi subito questo tipo di confezionamento da cui ognuno poi, in base al posto di pesca che frequenta solitamente, apporterà le modifiche del caso.
Perché iniziare subito da profondità cosi consistenti? Semplice, perché la maggior parte di persone a cui può tornare utile un idea come questa della pesca anglosassone, frequenta laghi a pagamento, carpodromi, o ex cave di ghiaia e sabbia. Tutti spot che si presentano decisamente profondi, almeno cosi succede nel Pavese e nel Milanese dove vivo e pesco più di frequente.
Inizio subito scegliendo, senza ombra di dubbio, un waggler bodied di peso proporzionalmente diretto alla distanza a cui deciderò di pescare, ipoteticamente diciamo tra i 20 e 40 mt, quindi media. Dopo aver scelto il waggler deciderò quanto peso togliere da esso per poi integrarlo sulla lenza. Questo quesito lo risolve il lago stesso, nella sua osservazione possiamo scoprire dunque se la presenza di minutaglia è massiccia o meno, a che quota sotto la superficie staziona solitamente, se il pesce in generale risponde alla pastura con entusiasmo o mostra scarsa reattività e la presenza di bolle continue che arrivano dal fondo, segno della presenza di grossi ciprinidi in attività.
Con questi presupposti il mio consiglio e quello di creare una lenza che arrivi quanto prima in pesca sul fondo sfruttando l’attività dei grossi ciprinidi in pastura, e sfondando la barriera che la minutaglia crea a circa 1 mt/1,5 mt sotto la superficie dell’acqua, questo perché vi ritrovereste con l’esca in brandelli ancora primi che entri in pesca.
Il primo pallino, un numero 8 o 10 deve essere posizionato minimo a circa 20 cm dall’amo se peschiamo in condizione di pesce poco sospettoso e massimo 45/50 cm nel caso contrario. Provvederemo poi ad applicare il pacchetto di piombi, o bulk, BB / AAA / SSG (vedi foto) necessari a tarare il waggler al 90% ad una distanza dall’amo che va dai 50cm al 1,20 mt a secondo dalla distanza dall’amo del primo piombo. Questa distanza deve essere decisa anche in base all’ eventuale presenza di correnti profonde. Nel caso fosse sensibilmente presente è meglio abbassare il bulk per dare stabilità e mantenere la lenza ferma sulla pastura.
Una volta deciso a che distanza applicare il bulk si provvederà ad aggiungere un altro pallino, uguale a quello posto vicino all’amo, tra questo appunto, ed il bulk esattamente a metà strada. Completiamo la piombatura montando un terzo pallino di piombo duro a circa 2,5 mt dall’amo, quest’ultimo servirà come stop alla corsa del galleggiante che non dimentichiamoci non è mai scorrevole.
Ricordiamo sempre di mettere un buon metro di distanza tra il bulk di piombi ed il waggler così eviteremo fastidiosi garbugli. Per meglio semplificare la grafica opterò da ora in poi per brevi post esplicativi, contrassegnati dalle lettere dell’alfabeto per marcare la cronologia degli stessi perché ogni lenza sarà poi rappresentata da un disegno con numero.
Qui di seguito potete vedere degli esempi di bulk e connettori per waggler per pesca all’inglese in lago con profondità tra 5 ed 8 metri:
Pesca all’inglese in canale poco profondo
Questa configurazione è di riferimento nel caso ci troviamo a pescare in canali non più profondi di 2 metri acqua lentissima o ferma con il pesce che va in pastura non troppo lontano da riva. Trattasi di una lenza molto leggera con il piombo distribuito con ampi spazzi, questo fa si che scendendo verso il basso sia molto lenta e permetta al pesce di mangiare in caduta.
Scardole e Carassi di piccole e medie dimensioni sono prede abituali quando si usano lenze del genere ma si possono insidiare anche altri pesci più consistenti con una pasturazione adeguata. Ovviamente sia il finale che l’amo devo essere di misura ridotta e adeguata al resto della lenza. Può considerarsi comunque una valida alternativa alla pesca con la roubaisienne.
Pesca all’inglese in canale di media profondità
Anche questa lenza come la precedente prevede l’utilizzo di un waggler straight bloccato, senza troppe pretese, nella sua corsa da due pallini di grosso diametro (nella foto sono 2 BB). I waggler possono essere anche montati direttamente sulla lenza, in effetti in origine era cosi, ma l’esperienza ed il continuo migliorare della tecnologia ci hanno dato degli strumenti validi in alternativa per garantire l’intercambiabilità degli stessi senza disfare la lenza.
Sappiamo tutti che può succedere, nel corso di una sessione di pesca, che le condizioni climatiche soprattutto sono ragione di cambiamento e che possono variare anche diverse volte durante il giorno quindi alternare il waggler nelle sue forme, dimensioni e peso può tornarci utile per restare in pesca.
Tornando alla lenza in questione notiamo che anche in questo caso si tratta di una struttura per la pesca leggera a breve distanza, ma un po’ più pesante rispetto alla precedente per il variare della profondità con questo caso in aumento. Notiamo una coppia di pallini del 6 alla quale non si è data una misura dall’amo. In effetti questi due piombi montati a circa 2cm uno dall’ altro devono stare sempre a metà della profondità reale dell’ acqua per avere una stabilità perfetta nel caso ci sia una lieve corrente che proprio a metà strada dal fondo ha maggior forza.
Anche in questo caso noteremo parecchie mangiate in caduta sopratutto da parte delle scardole, potremmo in questo caso allora installare un waggler di tipo insert, dotato all’apice superiore di una lunga astina sottile appositamente creato per le starate con la quale si apprezza assai di più la mangiata.