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I mulinelli per pescare all’inglese

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Negli scorsi articoli abbiamo descritto le match rod, e abbiamo dato un’infarinatura generale sulla tecnica della pesca all’inglese, ora possiamo tranquillamente analizzare il mulinello parte complementare delle stesse.

La non eccessiva lunghezza delle canne impone dei mulinelli, se non di ottimo, almeno di buon livello. Le caratteristiche principali che un buon mulinello candidato alla pesca all’inglese deve possedere sono due, semplici ma categoriche:

La scorrevolezza nei mulinelli per la pesca all’inglese

Per scorrevolezza si intende la semplicità e la reattività con cui il mulinello si mette in funzione quando viene sollecitato. Questa caratteristica è molto importante per due motivi sostanziali: la precisione del movimento che si imprime alla lenza in pesca per invitare il pesce ad abboccare, e alla fluidità di recupero senza scosse. Inoltre gli anglers, per tradizione, pescano con l’anti ritorno del mulinello sbloccato cedendo filo sfruttando solo l’elasticità della match rod e appunto la fluidità del mulinello che, se dovesse per un millesimo di secondo ritardare il suo avvio, l’avrebbe vinta il pesce.

Questo modo di pescare permette loro di avere un contatto più diretto con la preda e di controllarne meglio le sfuriate. Ma anche se in apparenza non sembra, è un sistema complicato che viene utilizzato per lo più dagli agonisti. Dato che noi non siamo dei professionisti, useremo il mulinello nel modo canonico sfruttando la frizione dello stesso e bloccandone l’anti ritorno.

Questo mio consiglio non vuole sminuire le vostre capacità ma operazioni di questo tipo richiedono un sacco di pratica e conoscenza della propria attrezzatura che si ottengono dopo innumerevoli sessioni di pesca e purtroppo dopo tanti cappotti!

Il rapporto di recupero nei mulinelli per la pesca all’inglese

Per rapporto di recupero invece si intende il numero di giri effettuato dall’archetto per ogni giro di manovella. Il rapporto che noi considereremo ottimale sarà quello da 6:1 il resto sono dettagli.

Questo dato per quanto interessante non rende l’idea di quanto filo effettivamente si recupera, che è ciò che poi determina la velocità di recupero. La quantità di filo recuperata è determinata oltre che dal rapporto di recupero anche dalla circonferenza del rotore su cui è appoggiato l’archetto e la capacità della bobina.

È pur vero anche che un mulinello veloce non è sempre sinonimo di buono, ma noi dobbiamo far fronte alle nostre necessità, e quella principale è di abbattere il più possibile i tempi morti nell’azione di pesca che sono tutti quei momenti in cui la lenza non è in pesca riducendo le probabilità di effettuare una cattura. Questi lassi di tempo in cui la lenza non è in pesca devono essere sempre ridotti al minimo e sono principalmente la fase di recupero, visto che si pesca a distanze notevoli dalla riva, la sostituzione delle esche, la fase di lancio per riportare la lenza in pesca.

Un altro pregio che hanno i mulinelli veloci è che con un solo giro di manovella contribuiscono ad affondare prima il filo. Questo perché nella pesca all’inglese il filo va immerso completamente nell’acqua, diciamo per circa 30 cm mediante l’immersione del cimino, cosi facendo si ottiene di annullare la forza motrice del vento e quindi il perfetto mantenimento della posizione di pesca.

Quale taglia di mulinello scegliere?

Detto tutto questo possiamo parlare ora delle dimensioni del mulinello stesso, che io non quantifico con un numero 2000, 3000 o 20000… nulla di tutto ciò!

Il mulinello ideale avrà il giusto rapporto di recupero (6:1) e una capienza di almeno 200 mt di monofilo da 0.14. I calcoli sono semplici da fare , se pesco a 90 mt dalla riva vorrà dire che ho 90 mt di filo in meno sulla bobina quindi me ne restano circa 110 disponibili di cui 60 per domare una eventuale grossa cattura ed i restanti per fare spessore ed ottenere un imbobinamento corretto.

Se non si dispone di rotoli di filo da 200 mt vanno bene anche quelli da 150, perché credo che anche se possibile, difficilmente portiate la vostra lenza a distanze cosi considerevoli eccetto che per certi contesti particolari tipo grandi laghi alpini ho canali sull’impronta di Ostellato.

Credo che sia superfluo parlare di corretta manutenzione dei mulinelli, sottolineando però l’importanza della lubrificazione, fattore decisivo per garantirne e mantenerne la fluidità dei movimenti.

A voi ora la scelta del vostro fedele compagno di pesca ma badate di tenere sempre in gran conto anche la bilanciatura del binomio match rod e mulinello perché un attrezzo bilanciato contribuisce a mantenervi rilassati e a protrarne nel tempo il piacere di pescare.

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