Il blog della pesca

Come pescare gli aspi a spinning

aspio su salmo slider

Nel corso di questo ultimo anno sui social, abbiamo visto sempre più pescatori cimentarsi e catturare aspi anche di notevoli dimensioni.

Seppur la resistenza di questo pesce non sia la sua caratteristica principale, è un degno combattente ma soprattutto è capace di sferrare attacchi sorprendenti, partenze fulminee, mangiate violente e spettacolari soprattutto se insidiato con artificiali top water. Queste caratteristiche lo piazzano sicuramente tra i miei predatori preferiti.

La riproduzione avviene con temperatura dell’acqua dagli 8° ai 12° e sulla testa compaiono i classici “spuntoni” da frega. Ed è proprio appena finito questo periodo che avremo maggiori possibilità di cattura, l’acqua si scalda e il pesce tende a spostarsi nel sotto riva in cerca di foraggio permettendoci di insidiarlo top water o appena sotto la superficie.

Le esche per insidiare gli aspi

L’aspio è un pesce divertente proprio per la varietà di esche con cui possiamo tentare la sua cattura.

Le esche metalliche

Tra queste, sicuramente le care vecchie esche metalliche hanno sempre il loro perchè. Non sono sicuramente artificiali che ci permettono catture di taglia selezionata ma, riescono a farci allamare una grande quantità di pesce, come questo piccolo esemplare catturato con un ondulante da 12gr.

Minnow e lipless

Minnow e lipless offrono invece la possibilità di imitare al meglio il pesce foraggio presente in zona e ci permettono di fornire precisamente l’alimento naturale di cui si nutre il predatore in quel determinato periodo.

Le misure variano dai 5cm fino 12cm e ci permettono di poter selezionare un po’ più la taglia delle nostre prede. Un esca fondamentale per questo tipo di pesca è sicuramente il Salmo slider, un artificiale che ci permette di sondare gli strati superficiali d’acqua, tenendo bene anche le correnti più forti.

Crankbait

I crank ci permettono di andare a pescare su sassaie e raschi riducendo la possibilità di incaglio grazie all’azione di nuoto tipica dei crank. In momenti di apatia dei nostri predatori, il loro nuoto frenetico e le vibrazioni emesse possono risolverci giornate che potrebbero finire con brutali cappotti

Topwater con Popper, propeller e WTD

Sono sicuramente tra le esche più spettacolari che si possano usare per la ricerca di questo predatore, ovviamente verrano usati in primavera/estate quando il pesce è molto vicino alla superficie. Sono esche a cui do poche opportunità non per la loro efficacia ma più per le mangiate a vuoto riscontrate su queste tipologie di esca.

Nonostante tutto, moltissimi amici pescatori le usano con grande costanza proprio per la loro spettacolarità e ricordo, ad esempio, una sessione con l’amico Andrea in cui mi stampò un 2-0 proprio a popper.

Swimbait

Per concludere in bellezza, la categoria di esca che preferisco, le big bait, più precisamente precisamente le swimbait.

Tendo ad utilizzare swimbait di dimensioni generose, anche di 18cm in estate, quando il pesce foraggio è molto attivo e presente, le temperature dell’acqua sono alte e il metabolismo degli aspi è di molto accelerato rispetto al resto dell’anno.

Con queste esche tendo approciarmi in maniera diversa, andando a cercare pesci fermi e non in attività di caccia. Le utilizzo maggiormente a casting con mulinelli dal recupero di 6.4:1 e con recuperi non molto sostenuti.

L’azione di pesca

I recuperi saranno per lo più sostenuti, l’aspio è un predatore veloce ed aggressivo che si lancia spesso all’inseguimento di esche che si vede schizzare nei paraggi. Molto spesso avremo inseguimenti di pesci fino a sotto i piedi e, pescandoli a galla è quasi sicuro vederli schizzare dietro le nostre esche anche per diversi metri senza attaccarle, in quel caso è bene fermare il recupero ed iniziare ripetute e veloci jerkate.

A causa della velocità con cui andremo a recuperare le esche, capiterà tantissime volte di vedere attacchi in diretta che andranno a finire a vuoto lasciandoci il cuore al cardiopalma. È anche questo il bello della pesca degli aspi.

Le zone di pesca saranno facili da individuare. Prismate, raschi, secche e sponde che degradano dolcemente sono gli spot da battere con cura e che ci garantiranno la presenza di pesce durante quasi tutto l’anno, tutto starà nel trovare l’altezza di stazionamento sulla colonna d’acqua.

Per effettuare questa ricerca, sono utili artificiali come lipless e ondulanti. Ricordiamoci però, che seppur noioso, risulterà fondamentale sondare più acqua possibile per aumentare le possibilità di incontrare il nostro predatore.

Con questo concludo il mio piccolo articolo su questo splendido predatore che tante soddisfazioni mi ha dato durante gli anni, spero di non avervi annoiato con queste righe e spero che possa essere d’aiuto a tutti quei “colleghi pescatori” che desiderano avvicinarsi a questa splendida pesca.

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