Dopo la pubblicazione delle giornate di intervento era prevedibile che i pescatori sportivi della zona sarebbero andati a fare un capatina per controllare come venivano effettuate le tanto discusse operazioni di contenimento del pesce siluro.
Nel weekend l’attesa per queste immagini si è fatta sensibilmente sentire, sia tra coloro che appoggiano l’iniziativa della provincia di Ferrara che tra coloro che invece la contestano, per modi e mezzi utilizzati e che hanno già firmato la nostra petizione online che ha fatto infervorare non poche persone che la hanno additata come una petizione pro siluro senza aver neppure letto cosa la petizione dicesse realmente.
Il Movimento Gruppo Siluro Italia è stato il primo a pubblicare sul suo canale youtube un video, o per meglio dire un collage di immagini, dal titolo Mestierante Veritas. Nel video si possono vedere immagini delle operazioni dei contenimenti che scorrono con in sottofondo una discussione con uno dei 17 pescatori professionisti. Vi riproponiamo il video qui di seguito per poi commentarlo:
Ci si è fatti scappare una buona occasione per fare chiarezza
Senza voler togliere nulla a chi è andato sul posto a scattare le foto e a parlare con i mestieranti ma si è persa una buona occasione per fare chiarezza. Non sappiamo chi sia l’autore delle foto, e possiamo solo ipotizzare che il montaggio sia opera del Movimento Gruppo Siluro Italia visto che il video è stato pubblicato sul suo canale youtube; ma questo video rimane un’accozzaglia di immagini con poco senso e decisamente poco utili a fare della corretta informazione.
In passato sono stato molto critico nei confronti del modo con cui il Movimento Gruppo Siluro Italia fa comunicazione e questo video è, a mio avviso, soltanto un altro inutile sproloquio fine a se stesso. Nelle immagini si vedono dei siluri catturati e uccisi, non credo che da un’operazione di contenimento del siluro ci fosse da aspettarsi altro. Si intravede qualche altro pesce ma nulla di più.
Posso capire che ai ragazzi del MGSI stia a cuore la salute dei pesci siluro, ma come ho già detto, è normale trovare dei siluri morti in un’operazione di contenimento del siluro. È sugli altri pesci che bisognava vigilare, ad esempio: quella carpa che si intravede in una foto è viva? Se è morta che fine a fatto? Ce ne sono altre?
La domanda è lecita, soprattutto dopo aver ascoltanto le parole del mestierante di sottofondo al carosello di immagini. Se quel pescatore professionista può affermare con una certa sicurezza che “La biomassa qua dentro è formata per il 90% da carpe“, immagino che parli per la sua esperienza diretta. Per cui immagino che quando tiri su le reti se ci sono 10 pesci 9 di questi siano carpe. Quindi, perchè nel video il Movimento Gruppo Siluro Italia si è concentrato anche su questo fattore? Sotto lineerei l’anche, cioè che si poteva fare un servizio completo, toccando punti differenti.
Mi verrebbe da dire che le ipotetiche 9 carpe siano tornate tutte in libertà, senza problemi. Quindi che i mestieranti stiano lavorando come la delibera prevede (almeno davanti alle fotocamere) e che quindi non ci sia nulla da recriminare. In tal caso sarei anche pronto ad alzare le mani e ad attendere di vedere i risultati di questa sperimentazione per tirare le somme insieme ai promotori (cosa che comunque andrà fatta).
Ma il video non fa chiarezza in nessuno dei due sensi, e questo è pericoloso! Pericoloso perchè sicuramente spingerà l’opinione pubblica ad abbassare la guardia. La petizione e le polemiche di questi giorni non solo hanno avuto il merito di spingere la provincia ad aprirsi nei confronti dei pescatori sportivi (la pubblicazione del calendario è un chiaro segno di questa apertura come abbiamo già detto) ma hanno anche funzionato da deterrente per i pescaotri professionisti, spingendoli a fare il loro lavoro in maniera corretta: sentirsi gli occhi puntati addosso sicuramente non gli avrà fatto piacere però l’idea che da un momento all’altro sarebbe potuto sbucare un rompiscatole a fare foto e domande gli ha fatti rimanere sul chi va la. Cosa che i normali controlli (di cui non si hanno ancora avuto notizie) sinceramente non potevano garantire.
Insomma, ci si è realmente fatti scappare l’occasione per fare un servizio di chiarezza sano e pulito. Che sarebbe poi anche quello che molti pescatori chiedono a gran voce dal web. L’occasione per dimostrarsi realmente desiderosi di fare qualcosa di buono per la pesca sportiva italiana (tutta). Ma si è preferito fare ancora la solita propaganda pro siluro con i modi e i toni che hanno sempre contraddistinto la comunicazione all’interno del Movimento Gruppo Siluro Italia. Dei modi che sinceramente, dopo qualche anno dimostrano di non riuscire a sortire l’effetto dovuto. Forse è giunto il momento di cambiare anche per loro: gli estremismi storicamente non portano mai da nessuna parte, soprattutto non riescono a costruire mai niente di buono.