Ultimamente il parallellismo tra la situazione della pesca sportiva nella provincia di Ferrara e l’esclamazione videoludica Game Over sta rimbalzando all’impazzata sul web. Le motivazioni sono molto semplici: Nel ferrarese si è dato il via libera al contenimento delle specie alloctone attraverso l’ausilio dei pescatori professionisti.
Nel documento rilasciato dalla provincia di Ferrara, si può leggere che ai pescatori di mestiere sarà data la possibilità di usare reti a strascico. La motivazione di questo provvedimento è quella, ancora una volta, di eradicare il siluro da queste zone per promuovere il recupero delle biodiversità nei canali della provincia di Ferrara.
Leggendo attentamente sia il documento già linkato sia quest’altro che abbiamo ricevuto in via confidenziale possiamo scoprire che non tutta la provincia ferrarese sarà soggetta a queste delibere e che si fa riferemento ad alcuni interventi sperimentali mirati in “zone circoscritte” e che coinvolgeranno l’ausilio di un massimo di 17 pescatori di professione autorizzati dalla provincia.
Nonostante le regole di cui al paragrafo sopra siano minimamente rassicuranti mi sento molto contrariato da questa iniziativa. A stupire è la velocità con cui la provincia ferrarese, con la regione Emilia Romagna si muova in merito alle argomentazioni legate alla pesca. Soprattutto quando in ballo ci sono programmi di eradicazione e licenze per pescatori professionisti. Verrebbe da fare della facile ironia sul confronto tra questa rapidità di legiferazione e tutte le altre realtà burocratiche del nostro paese. A voler essere maliziosi si potrebbe anche pensare che ci siano degli interessi economici dietro a tutta questa fretta.
A voler essere davvero maligni si potrebbe vedere un collegamento tra la velocità con cui si è dato il via libera alle reti a strascico in acque interne e il desiderio di voler iscrivere la Carpa nella lista delle specie alloctone invasive, espresso dalle stesse consulte qualche mese fa e che nelle ultime settimane ha visto anche la Fipsas scendere in campo e prendere una posizione.
Chiamatemi maligno, chiamatemi come volete, ma inizio a farmi due domande.
Solo un ingenuo potrebbe davvero pensare che verrà colpito solo il siluro
Il siluro, quel grosso pescione cattivo che mangia tutto e spadroneggia nelle acque. Se ne sono sentite di tutti i colori su questo pesce, e ciclicamente saltano fuori leggende e bufale di siluri che attaccano le persone, siluri che mangiano quintali di pesce ogni giorno e si potrebbe andare avanti per ore…
Il siluro certamente è un alloctono, certamente è invasivo, questo non lo metto in dubbio. Ma se mi venite a dire che il siluro è la principale causa dei problemi delle nostre acque scusate se mi scappa da ridere (o da piangere visto che molti ne sono realmente convinti). Prima di pensare ad eradicare gli alloctoni pensiamo a ripulire le nostre acque da tutte le sostanze inquinanti che ci sono, pensiamo a ripristinare gli habitat e la anche la lista di quelle che potrebbero essere le priorità rispetto al siluro potrebbe andare avanti per ore.
Ma probabilmente è più facile (e economicamente più proficuo) scagliarsi contro il siluro e gli alloctoni e se ci finiscono dentro anche degli autoctoni va bene lo stesso. Dico così perchè solo un povero ingenuo potrebbe credere che nelle reti a strascico ci finiranno solo i siluri, mi volete far credere alla favoletta che ci sarà selezione, chissà comè ma non ce lo vedo proprio uno di quei mestieranti (fortunatamente dai documenti si evince che non saranno impiegati pescatori lipoveni, almeno questo) che si metterà li con calma a liberare gli autoctoni dalle reti (che qualora venisse fatto realmente non credo neppure che sia certezza di sopravvivenza). Dopotutto le cronache sono piene di storie di pescatori di frodo (e anche con regolare licenza) che depredano i nostri corsi d’acqua per rivendere il pescato. Insomma, se fossi un pescatore professionista questa deroga per l’utilizzo delle reti a strascico mi sembrerebbe certamente una ghiotta occasione.
Ritengo che sia inutile dirvi la fine che faranno gli altri alloctoni oltre ai siluri dato che la reimmissione di queste specie è illegale. Non viene specificato niente in tal senso nei documenti allegati per cui credo che i diligenti mestieranti si atterranno ai regolamente nazionali. E sto parlando di black bass, lucioperca, amur e così via. Si salva (per modo di dire) la carpa, perchè la direttiva sulla sua iscrizione come specie invasiva è stata rimandata (avete capito bene rimandata).
Bisogna fare qualcosa contro questi scempi
Urge un piano sensato, un progetto di riqualificazione che i pescatori sportivi (tutti) possano impugnare e fare proprio. Bisogna che questo progetto venga portato alle istituzioni e fatto valutare e commentare da persone competenti. Un progetto che parta dal basso e che vada a risolvere quelli che sono i reali problemi prioritari delle nostre acque.
Diverse persone e movimenti si stanno mobilitando per andare contro a questo scempio. Persone come ad esempio Giuseppe Scigliano di Pescatori fai da te e il movimento Save Ouf Fish Save Our Nature di cui lo stesso Scigliano fa parte, ed è a queste persone che mi sento di dare tutto il mio appoggio, sia come pescatore che come amministratore di uno dei blog italiani più seguiti per quanto riguarda la pesca sportiva. Noi de Il blog della pesca abbiamo sempre cercato di darvi un’informazione imparziale, e di dare voce sempre a tutti, anche se spesso siamo stati attaccati per questo. Ma questa volta non possiamo redimerci dal dare il nostro personale punto di vista.
Uno dei primi appuntamenti sarà propio alla fiera di Ferrara il 13 dicembre, dove si terrà una conferenza sull’argomento carpa e allotonia a cui anche noi de Il blog della pesca cercheremo di partecipare e di documentare.
Per questo noi de Il blog della pesca cercheremo di dare più visibilità possibile alle iniziative mirate a colpire chi in questi scempi legalizzati ci sguazza e ci guadagna. Ma il supporto di voi utenti è indispensabile! Vi chiediamo di farci sapere le vostre idee, le vostre segnalazioni e tutto il materiale che avete (foto, video, link, documenti, insomma qualsiasi cosa).
Fateci sapere cosa ne pensate, scriveteci e aiutateci a cercare di far finire questo scempio. Facciamo vedere per una volta che il mondo della pesca sportiva è unito e coeso!