L’amministrazione americana presieduta dal Presidente Barack Obama settimana scorsa ha allargato la dimensione della riserva marina Pacific Remote Islands che ora con i suoi 490.000 miglia quadrate (1.269.094 km2) circa tre volte la grandezza della California, nella riserva sarà vietata la pesca professionale e l’estrazione mineraria ma sarà possibile la pesca sportiva grazie a specifici permessi giornalieri.
Grande gioia per gli ambientalisti che parlano addirittura di vittoria storica nei loro sforzi per limitare l’impatto della pesca, perforazione, e altre attività che minacciano alcune delle acque più ricchi di specie del mondo.
Nel mese di Giugno il presidente degli stati uniti disse:
Sto usando la mia autorità come presidente per proteggere alcune delle zone marine più incontaminate della nostra nazione, proprio come facciamo sulla terra con i parchi.
A pochi giorni dall’annuncio la macchina politica americana si è messa in moto e dopo centinaia di consultazioni con esperti e scienziati nonostante l’opposizione di alcuni membri del congresso l’idea del presidente diventa realtà regalando così una zona di protezione per diverse specie tra cui lo squalo seta e lo squalo longimanus entrambi a rischio d’estizione a causa delle loro pinne da molti ricercate per cucinare la famosa zuppa di pescecane.
Anche se il 71 per cento del nostro pianeta è coperto di acqua salata, abbiamo protetto molto di più della terra che l’oceano.
(David Helvarg)
Quest’area marina è un grande passo che permette di proteggere centinaia di specie diverse, speriamo che questo serva d’esempio anche ad altri stati per far si che ci siano sempre più riserve marina controllate e protette.