Detto questo oggi vi scrivo il report dell’ultima sessione effettuata che mi ha regalato la più bella soddisfazione del 2014.
La scelta del posto
Avendo a disposizione purtroppo solo 24 ore scelgo di optare per una cava libera in zona nella quale avevo già pescato una volta quest’anno ed un’altro paio ben 3 anni fa.
Scelta di esche e zona di pesca
Per quanto riguarda le esche premetto che da quest’anno ho iniziato una collaborazione come promoter per il marchio Mistral Baits tramite l’amico Riccardo Rossi titolare del negozio Riki Pesca di Bressana Bottarone (Pv), quindi il solo dubbio era dovuto al gusto ed al diametro delle boilies da utilizzare.
La scelta alla fine è ricaduta sulle Oyster Fish in diametro 20mm, innescate doppie su amo prologic XC5 n°1 e finale Kryston super mantis da 25lb. In tutto sono state calate 5 canne tutte innescate allo stesso modo, due delle quali nel sottoriva alla mia destra alla fine di uno scalino con circa 5mt di profondità, altre due a circa 10 mt dalla sponda opposta del lago (60/70mt di distanza) in una zona ricca di vegetazione che cade in acqua e di ostacoli su fondo piatto di circa 3mt e l’ultima alla mia sinistra a ridosso di un canneto.
Ho optato per palline totalmente al pesce poiché nella precedente sessione utilizzando esche fruttate ho subìto massicci attacchi da parte di branchi di breme e carassi e qualche siluretto. Obbligatoria quindi la scelta di inneschi doppi e interamente al pesce: meglio rischiare di incannare qualche bel siluro che non decine di breme.
Pasturazione
Come da un po’ di tempo a questa parte ho preferito non effettuare pasturazioni preventive per evitare il rischio di far stazionare branchi di minutaglia nella zona di pesca, mi sono limitato ad accompagnare ogni innesco con uno stringer di 5 boilies ed a creare volume attorno ad esso spargendo boilies spezzate e pellet al pesce.
Partenze e catture
Circa due ore dopo la calata degli inneschi sono arrivate le prime mangiate, tutte false partenze causa dei numerosi siluretti presenti in cava, verso le due di notte uno di loro si è allamato e l’ho portato a guadino, non enorme, 110cm per circa 10kg di peso ma con una cattiveria incredibile che ha reso il combattimento molto divertente.
Tornato in tenda le false partenze sono continuate fino al mattino, una quindicina in totale ma nessun altro pesce a guadino, ho deciso di lasciare in acqua gli inneschi senza ulteriori pasturazioni, sicuro al cento per cento di aver scelto la giusta strategia.
Alle 6 di mattina con il sole già timido arriva finalmente la carpa, partenza non a razzo ma una volta ferrata fa subito capire di essere un bel pesce impegnando non poco il trio canna/mulinello/braccia, dopo un bellissimo combattimento arriva finalmente a galla per la prima volta ma è solo scena poiché riparte subito cercando di riguadagnare il centro cava ma alla fine riesco a guadinarla. Un pesce bellissimo che mi ripaga di tutti gli sforzi.
Ma la soddisfazione più bella è stata svegliare mio fratello che era comodamente a casa per farlo venire a fotografarci insieme, d’altronde un pesce così non potevo relegarlo ad un semplice autoscatto.
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