Proprio la Shark Week di Discovery Channel in questi anni è stata la centro di numerose polemiche riguardanti la divulgazione di notizie sensazionalistiche interpretabili in malo modo. Insomma delle bufale o delle mezze verità per attirare gli spettatore con storie incredibili e affascinanti a scapito degli squali.
Sull’ondata del successo della docufiction sul megalodonte il canale satellitare si sta preparando per la Shaek Week 2014, che ha avuto inizio in america la scorsa domenica, e i titolo dei documentari in programma fanno pensare ad un ricco potpourri di bufale che ci pare doveroso andare a smascherare.
Gli squali sono dei voraci mangiatori di uomini
Ovviamente questa affermazione è l’esempio più classico della manipolazione che alcuni media fanno di alcune notizie sugli attacchi degli squali. Statisticamente solo una frazione degli attacchi all’uomo risulta letale e in pochissimi casi il corpo viene effettivamente consumato dallo squalo. Anche se non si può certamente dire che gli squali non attaccano l’uomo da qui a distorcere il significato stesso della parola “squalo” ce ne passa.
Documentari come quelli della Shark Week, film e romanzi come Lo Squalo (in cui per inciso anche l’autore del romanzo Peter Benchley ha chiesto scusa) hanno contribuito a creare nel nostro immaginario il parallelismo tra squalo (che nella nostra testa ha sempre la forma di uno squalo bianco) e assassino instancabile.
Gli squali sarebbero attratti dal sangue
Tipicamente si dice che possono percepire una goccia di sangue a chilometri di distanza. Anche se il sistema sensoriale degli squali è molto raffinato, uno squalo può accorgersi di una goccia di sangue solo se le sue molecole (diluite in acqua) arrivano effettivamente ai suoi organi olfattivi, e questo può accadere solo nelle vicinanze della fonte, non certo a chilometri.
Inoltre in uno studio del 20120 i ricercatori hanno misurato la risposta di cinque diverse specie di squali e razze (loro strettissimi parenti) al rilascio di aminoacidi a diverse concentrazioni, concludendo non solo che la soglia necessaria innescare una risposta equivale a una goccia in una piscina da cortile, ma che questa sensibilità è comparabile a quella di tanti altri pesci.
Gli squali sono instancabili nuotatori
Secondo molti gli squali sarebbero “costretti” a nuotare per continuare a portare acqua alle branchie e quindi a respirare. Bugia! In natura solo alcune specie di squalo sarebbero “obbligate” a nuotare per respirare, tra queste proprio il temutissimo squalo bianco. Però anche moltissimi altri pesci presentano questa caratteristica, ad esempio il tonno. Eppure sono solo gli squali ad essere sempre chiamati in causa come esempi di instancabili macchine da guerra.
Recenti studi hanno anche dimostrato che anche le razze di squali obbligati a nuotare trovano riposo sostando in acque molto ossigenate o in corrente.
Agli squali non viene il cancro
In Profondo Blu, uno dei B-movies più famosi riguardante il filotto squalo/killer questa bufala è il punto di partenza per creare squali geneticamente modficati per studiare una cura per l’Alzheimer.
Sempre secondo i miti che vorrebbero gli squali come instancabili mangiatori di uomini, questi pesci sarebbero immuni alle malattie, soprattutto al cancro. Sulla base di alcune ricerche degli anni ’70 e di un singolo studio dove alte dosi di un composto cancerogeno non avevano innescato tumori in esemplari di squalo nutrice, il dottor William Lane nel 1992 diede alle stampe il libro Sharks don’t get cancer, nel quale prometteva di curare il cancro somministrando cartilagine di squalo per via orale.
Nonostante le teorie descritte in quella pubblicazioni siano state smentite, i prodotti pseudo farmaceutici a base di cartillagine di squalo che promettono cure e trattamenti miracolosi si trovano ancora in commercio. Un po’ come dire: “Prendi un po’ della forza del più temibile degli esseri viventi”.
Ovviamente manco a dirlo tale commercio di inutili intrugli miracolosi è possibile solo grazie al massacro di milioni di squali. Ma tanto lo squalo è cattivo, bisogna sterminarlo! (sarcasmo ndr)