Una delle cose che gli amanti della pesca a spinning amano di più della loro passione è il continuo rinnovamento. Il mondo della pesca con le esche artificiali è in costante cambiamento, ogni anno alle fiere di settore vengono presentate sempre più esche rivoluzionarie o attrezzature spaziali da usare in pesca.
Per la fortuna dei nostri portafogli Purtoppo, qui da noi queste novità tardano ad arrivare. Un po’ perchè siamo lontani anni luce da America e Giappone sia in numero di pescatori che di pesci, un po’ perchè spesso i pescatori italiani sono restii a lanciarsi sulle novità (io per primo).
Avete mai sentito parlare di chatterbait?
Probabilmente le avete anche viste sullo scaffale delle wire bait del vostro negoziante di fiducia (se è un negoziante che ne capisce qualcosa di pesca con le esche artificiali), magari ne avete anche presa in mano qualcuna e magari ne avete qualcuna nella vostra tackle box ma non ci avete mai preso niente.
Guardandole potreste scambiarle vagamente per degli swimming jig se non fosse che hanno una grossa paletta metallica attaccata in testa. Infatti gli americani li chiamano anche bladed jig.
Mi piace pensare a queste esche come l’anello di congunzione tra il jig e lo spinnerbait. Infatti una chatterbait è lanciabile ed utilizzabile proprio come un jig, ma crea vibrazioni come uno spinnerbait, se non di più.
Ma quindi come si usa una chatterbait?
Come abbiamo detto le chatterbait sono esche che si adattano facilmente a diversi utilizzi e a diversi ambienti:
- Possiamo vederla come un’esca di reazione, ad esempio lanciata e recuperata come faremmo con uno spinnerbait o come con uno swimming jig.
- Possiamo pescare in cover, preferibilmente non molto intricate visto che non abbiamo un anti incaglio forte come su un jig.
- Possiamo utilizzarla pescando in verticale o in caduta, ad esempio lanciando sui bordi dei canneti.
Va da se che quindi dovremo essere noi a scegliere una canna che si adatti sia al peso dell’esca che vogliamo utilizzare, sia all’uso che ne vogliamo fare. Ad esempio pescando in cover servirà una canna leggermente più potete e reattiva perchè dovremo essere pronti ad “estirpare” il pesce dalla cover. Mentre per una pesca in reazione potremmo utilizzare la canna che usiamo solitamente per pescare a spinnerbait.
Uno degli utilizzi che io prediligo è sicuramente quello di reazione. Mi piace usare le mie chatterbait lanciandole a ridosso di strutture e canneti e poi uscirne velocemente andando così a stimolare una reazione “cattiva” del bass. Questi attacchi sono forse tra i più divertenti che il black bass sa regalarci.
La chatterbait è un’esca all-around
Quando arrivo in un posto nuovo che non conosco la prima cosa che devo fare è capire dove si trova il pesce. Le esche veloci e di reazione sono quello che fa al caso nostro in questi casi: tanti lanci e continui spostamenti.
Oltre a dover trovare lo spot dove i bass si trovano dobbiamo anche capire a quale profondità sostano, ed è qui che entrano in gioco le wire bait che, a differenza di altre esche di reazione come crank o jerk, ci permettono di sondare tutti gli strati d’acqua semplicemente iniziando a recuperare l’esca dopo un dato tempo dal suo atterraggio in acqua.
Per i pescatori di trota laghetto questa pratica non sarà nuova, infatti è consuetudine contare i secondi di affondamento prima di recuperare l’esca per potersi fare uno schema mentale della profondità e di dove stazionano i pesci.
Quando scegliere una chatterbait invece di uno spinnerbait
Il mio personale parere è che la chatterbait crea meno vibrazioni di uno spinnerbait ma più potenti e più concentrate. I normali spinnerbait hanno una o due palette che, a seconda della forma, creano più o meno vibrazioni, ma comunque nessuna paletta, presa singolarmente, riesce a creare le vibrazioni della paletta di una chatterbait.
Questo significa che lo spinnerbait crea vibrazioni in due punti (le due palette) e questi due punti sono posti sopra al nostro amo, mentre sulla chatterbait le vibrazioni arrivano da un unico punto, posto in testa alla nostra esca.
Utilizzo quindi le chatterbait quando voglio un’esca più compatta e che attiri i bass ad esempio in acque molto torbide e piene di cover, dove passando vado a sondare tutti i diversi punti dove il pesce può nascondersi. In questi casi skippare una chatterbait è certamente più facile che skippare uno spinnerbait.