Il fatto si è consumato intorno alle cinque del mattino, e il pescatore protagonista di questo assurdo pestaggio è un 40enne di Papozze, di origini ungheresi che, a bordo della sua imbarcazione andava a caccia di siluri nel tratto del fiume Po di competenza della provincia di Rovigo. Ad un certo punto ha notato alcuni uomini che lo stavano inseguendo.
Preoccupato ha attraccato la barca velocemente a un isolotto nella zona di Bottrighe per avere più stabilità, forse già intuendo le intenzioni degli inseguitori. Infatti i due, che da una prima descrizione sembrano essere italiani, l’hanno afferrato e riempito di botte. Addirittura durante il pestaggio i due hanno utilizzato un bastone.
Le cause dell’aggressione al pescatore sul fiume Po sono ancora ignote
Ancora misteriose le cause di questo gesto, i media parlano di “un regolamento di conti interno ai pescatori”, che spesso litigano per divisioni di territorio o di orari. La cosa pare molto strana, che centrino le questioni di bracconaggio o i pirati del Po di cui abbiamo già parlato nella provincia di Rovigo? (ndr).
Al pescatore, non è stato portato via nulla, né portafoglio né l’imbarcazione. Non sembra quindi un’aggressione casuale e occasionale, ma qualcosa di mirato. Un’aggressione in piena regola!
A salvare il malcapitato è stato un altro pescatore di passaggio che ha chiamato i carabinieri della compagnia di Adria, per denunciare che stavano massacrando a pugni e calci un uomo. L’allarme è stato dato verso le 6 del mattino. E sul posto, oltre ai carabinieri, sono arrivati anche i vigili del fuoco e i soccorsi del 118.
L’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale di Adria, dove gli hanno diagnosticato 10 giorni di prognosi e curato dalle ferite.