Lo scorso marzo le associazioni della pesca non commerciale avevano inviato di comune accordo una richiesta che comprendeva l’intangibilità della quota assegnata, il suo aumento e l’istituzione di una quota individuale stagionale.
Il Ministero ha ritenuto opportuno procedere in linea con le politiche abituali non considerando le richieste del settore non commerciale al quale quest’anno vengono fin da principio assegnate solo 10 tonnellate corrispondenti a circa lo 0.5% della quota totale nazionale (1.950,42 tonnellate).
Questa scelta porterà nuovamente ad una corsa allo sbarco all’inizio della stagione ed alla conseguente chiusura anticipata per esaurimento della quota, lasciando la maggioranza dei pescatori senza nessuna possibilità di sbarco.