Il blog della pesca

Le tipologie di filo

Il filo è probabilmente l’elemento più importante dell’equipaggiamento di un pescatore, eppure la maggior parte dei pescatori rimangono perplessi su quale filo scegliere e quali sono i suoi vantaggi.

Monofilo di Nylon

Nel 1938 la DuPont annuncia la scoperta del nylon che rivoluzionerà la vita di tutti i giorni e la pesca, l’anno successivo l’azienda inizia la produzione di nylon da pesca. Questa nuova linea non riscontra il successo sperato e per i successivi due decenni i pescatori continuano a preferire i fili di Dacron intrecciati. Nel 1958 la DuPont mette in commercio una nuova linea di filo, la Stren, che presenta diametri minori e più uniformi, conquistando così i cuori di tutti i pescatori.

Come suggerisce il nome, questo prodotto è monocomponente e grazie ad un processo di filatura permette di ottenere grandi quantità di filo con costi minimi, il nylon rispetto alle altre tipologie di filo ha una maggiore elasticità e una minore memoria meccanica che porta ad un numero ridotto di parrucche.

Fluorocarbon

Il fluorocabon è un polimero che ha un indice di refrazione pari all’acqua (1,37 contro 1,33),  e resistente alla luce solare, alla benzina e all’acido della batteria.

Originario del Giappone dove è stato progettato per migliorare la presentazione dell’esca in spot con un elevata pressione di pesca. Il fluorocarbon prende sempre più piede per la sua resistenza all’abrasione e la sua capacità di risultare invisibile in acqua, attributi mai riscontrati nelle tipologie di filo fino a quel momento utilizzate.

Rispetto al nylon ha una sensibilità maggiore alle sollecitazione grazie alla sua elasticità minore e la sua capacità di non assorbire acqua. A leggere le caratteristiche sembra sia il filo perfetto ma purtroppo presenta un difetto abbastanza importante che è la tenuta minore del nodo rispetto al nylon.

Trecciato

Prima della scoperta del nylon, la treccia di Darcon era il filo più utilizzato ma aveva una scarsa resistenza ai nodi ed un ancora più scarsa resistenza all’abrasione. Nei primi anni 90 iniziano a comparire sul mercato materiali come lo Spectra,Kevlar e Dyneema che nonostante una dimensione ridotta hanno una grande resistenza, per alcuni materiali addirittura 10 volte più resistenti dell’acciaio.

I primi pescatori che utilizzarono i trecciati rimasero molto delusi a causa dei problemi dovuti all’attrezzatura non ideona per questa tipologia di filo.

I trecciati permettono all’esca di scendere più velocemente e sentire in maniera ancora più chiara l’abboccata di pesci diffidenti.

Concludendo questa piccolo viaggio nel mondo dei fili dicendo che non esiste un filo perfetto per qualsiasi evento e qualsiasi pesce ma andrebbe scelto in base alla propria esperienza personale.

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