Ieri sulle frequenze di Radio 105, Virgin Radio e Radio Monte Carlo è andato in onda uno degli interventi di Mr.Planet personaggio inventanto dal Gruppo Finelco e sostenuto da Sorgenia e Sotto l’alto patrocinio della Fondazione Principe Alberto II di Monaco.
Lo scopo è quello di fare piccoli interventi radiofonici per parlare dell’ambiente. Questi spot dovrebbero sensibilizzare le persone e spronarle ad avere più rispetto per la natura e per tutto ciò che lo circonda.
Una lodevole iniziativa se non fosse che in uno degli ultimi interventi radiofonici Mr.Planet affermi che la pesca ricreativa non sia uno sport e che addirittura i pescatori siano dei mostri che rovinano l’ambiente per puro divertimento.
Salve gente! Vorrei parlarvi della pesca sportiva. Oggi sono al lago e miei amici pesci sono terrorizzati.
Qui, mi spiegano, la gente viene a pescare ma non per fame; solo per divertimento.O per “sport”, pardon.
E’ curioso come questo termine venga usato così spesso anche dai cacciatori, non trovate? Certo, la parola “uccidere” non suona bene, quindi “sport” piace di più.Beh, comunque lo si chiami, questo passatempo consiste nel far morire un pesce con un uncino infilato nella testa.
Poi c’è chi crede di essere più buono, che dopo averlo pescato ributta il pesce in acqua vivo; certo, con la bocca ferita e trapassata dall’amo, ma vivo.
Invece di torturare i poveri pesci godetevi lo spettacolo della natura, con i pesci che si rincorrono, gli alberi che si specchiano nell’acqua, gli uccelli che cantano!
Molti pescatori si sono sentiti offesi ed alcuni addirittura presi in giro, sopratutto se pensiamo che il programma è sostenuto da Sorgenia, una tra i primi fornitori privati in Italia di energia elettrica, e come saprete molte centrali elettriche sono alcune delle maggiori cause di impatto ambientale sui corsi d’acqua mondiali. Ne sono un esempio le decine di manifestazioni e proteste contro la costruzione di tali centrali e la richiesta di ammodernizzazione degli impianti già presenti per consentire la sopravvivenza dei pesci.
Matteo De Falco, direttore editoriale di Pesca Tv, ha scritto una lettera alla redazione di Mr. Planet che ha poi pubblicato su Facebook. La sua lettera sta facendo il giro del web smuovendo pescatori da tutta Italia. Il contenuto potete leggerlo qui di seguito:
Gentile Responsabile Comunicazione,
sono Matteo De Falco, direttore editoriale di “Pesca Tv”, canale 236 di Sky.
Trasmettiamo 24 ore al giorno documentari dedicati alla pesca ricreativa. Siamo un canale “option” e contiamo all’incirca 90.000 abbonati.
In questi giorni ho avuto modo di ascoltare lo spot intitolato Mr.Planet dal titolo “La pesca sportiva non è uno sport”.
Populismo di bassa lega, pescatori presentati come mostri, inesattezze e la solita montagna di luoghi comuni di cui il milione e mezzo di pescatori italiani sono stufi.
I pescatori ricreativi sono uomini, donne e bambini senza i quali i nostri fiumi, i nostri laghi, i nostri torrenti ed il nostro mare, verserebbero nel più totale abbandono. Persone che, rubando tempo e denaro alle proprie famiglie ed attività, preservano un ambiente che è anche il vostro.
Bracconaggio, overfishing da parte di flotte pescherecce che stanno radendo letteralmente al suolo i fondali del nostro mare, captazioni idriche che hanno reso torrenti, una volta possenti e maestosi, rigagnoli maleodoranti, scarichi abusivi che hanno ucciso migliaia di chilometri di corsi d’acqua senza che nessuno abbia mai alzato (o quasi) un dito: questo è l’orrore.
Leggi mai rispettate che hanno reso il nostro patrimonio idrico il vero mostro in cui diserbanti e solventi chimici sono le uniche catture che si possono effettuare.
Siamo un mondo composto da persone animate da una enorme passione, che ama, rispetta e tutela come nessun altro un universo che mostrate di non conoscere.
Non sapete di persone che hanno messo a repentaglio la propria incolumità fisica per combattere il bracconaggio che sta uccidendo il Po e tutti i nostri fiumi più importanti, mostrate di non conoscere le battaglie che sono state intraprese affinchè la pesca professionale si attenesse alle regole, mostrate di non sapere che i pescatori ricreativi si stanno battendo perchè le forme più distruttive di pesca diventino solo un ricordo.
Conosciamo il nostro mondo come nessun altro e, proprio per questo motivo, il nostro mondo, cerchiamo di preservarlo con tutte le nostre forze.
I mostri, fortunatamente, sono altri. I mostri sono le persone che credono che un fiume sia solo una riga d’acqua in cui scaricare ogni nefandezza, i mostri sono quelli che non hanno mai camminato lungo un torrente in montagna, i mostri sono quelli che ordinano la zuppa di datteri al ristorante senza sapere cosa è costato al mare quel piatto. I mostri sono quelli che in nome del proprio tornaconto fanno stragi di novellame, di tartarughe e di delfini. I mostri sono quelli che gettano scorie radioattive nel nostro mare, i mostri sono quelli che piazzano le reti nei fiumi, i mostri sono quei genitori che permettono ai loro figli di passare 10 ore davanti ad un computer invece di stare su una scogliera ad ammirare un mondo alieno e meraviglioso.
Questi sono i nostri mostri e noi continueremo a combatterli con tutte le nostre forze.
Matteo De Falco
Noi de Il blog della pesca, come tanti altri siamo indignati per questi 2 minuti di scempio (mi verrebbero termini ben più volgari ma non è il caso) che
Invece chi vive realmente la pesca sa che non è solo divertimento è un sentimento molto più profondo che non finisce nella soddisfazione di aver catturato un pesce ma che si nutre di tutti quegli attimi che attraversano una battuta di pesca e molte volte anche se si torna a casa con un cappotto sulle spalle dentro si ha un senso di appagamento dato dal contatto con la natura.
Abbiamo voluto scrivere questo articolo per dare maggiore visibilità alla lettera di De Falco, sperando in una risposta dei responsabili del programma e possibilmente anche con scuse pubbliche. Non sarebbe male un nuovo intervento riparatore di Mr. Planet che spieghi realmente quanto i pescatori possano essere utili ai corsi d’acqua.
Abbiamo creato anche una nota su Facebook con la lettera di Matteo, così da permettere agli utenti che lo vogliano la facile condivisione sul social network. Per gli altri social network potete condividere questo articolo. Cerchiamo di spingere questa protesta fino ad averne dei risultati, facciamo vedere che il mondo dei pescatori non ne può più!