Il black bass è una delle prede più ricercate dai pescatori sportivi nelle nostre acque. La sua aggressività e i suoi comportamenti ne fanno un predatore fuori dal comune.
Come certamente saprai il black bass in Italia non è una specie autoctona, è stata importata dall’america circa un secolo fa. Nonostate questa specia si sia oramai ambientata perfettamente alle nostre acque e sia diventata oramai “di casa” esistono ancora molte realtà in cui il persico trota (il nome italiano del black bass) non viene tutelato, ma anzi combattuto.
Non è raro infatti che in molte province del bel paese non esista alcuna regolamentazione (o è poco chiara e anche obsoleta) per tutelarne il periodo di frega, resta quindi al buon senso di noi pescatori, evitare di pescare durante la frega.
Durante la riproduzione il black bass smette completamente di cercare cibo e si dedica completamente alla cura del nido, non è raro infatti vedere scene in cui dei persici trota adulti stazionano sopra un nido per difendere la prole dagli attacchi dei molti predatori.
Nel video qui di seguito di un famoso youtuber americano è possibile vedere cosa succede ad un nido di un bass una volta che viene tolto il genitore a protezione delle uova
Si potrebbe facilmente cadere in tentazione vedendo un bass immobile sul nido, magari con un grosso persico trota a portata di lancio, e così protettivo da attacare qualsiasi cosa si muova nei suoi paraggi.
Ma una simile cattura non è certamente una cattura di cui farne vanto o di cui andare orgogliosi. Inoltre si potrebbe avere seriamente compromesso la salute del pesce, che potrebbe essere molto indobolito per lo scarso nutrimento, e anche del nido intero, che sarà facilmente preda di altri pesci in assenza del genitore.
Come tutti sapranno i mesi di frega indicativamente sono Aprile e Maggio, tuttavia non è corretto affidarsi al solo calendario per definire i giorni in cui evitare la pesca del black bass. Infatti il persico trota non segue alcun calendario, inizia la frega quando ci sono le condizioni ambientali e climatiche più adatte. E questo potrebbe cambiare da spot a spot.
Nei grandi laghi ad esempio è abbastanza comune trovare zone con stadi diversi della frega. In alcune zone potrebbero aver già preparato il nido mentre in altre no.
Dobbiamo quindi imparare a riconoscere la frega quando arriviamo su uno spot e capire se è il caso di pescare o se sarebbe meglio evitare. In questo il persico trota ci aiuta, infatti costruisce i sui nidi in acque poco profonde con fondale sabbioso e solitamente dove l’acqua è limpida. Per cui l’individuazione non è per nulla difficile.
I maschi ripuliscono il fondale scavando nella sabbia grosse buche dove poi le femmine depositeranno le uova, e cercano di arginare la buca con detriti di vario genere, come sassi o rami. Non è raro infatti vedere dei veri e propri cerchi di sassi sul fondale.
Una volta ultimato il nido i maschi sono pronti ad ospitare le femmine, inizia quindi la fase che potremmo definire del “corteggiamento”, in cui i maschi si adoperano per riuscire a spingere la femmina nel loro nido per deporre le uova che poi il maschio feconderà.
Sia i maschi che le femmine sono poligami, infatti potrebbero riprodursi più volte e con diversi partner nel periodo di frega. La femmina non depone mai tutte le uova in un unico nido e il maschio attrae più di una femmina nel proprio nido.
Dopo pochi giorni dalla fecondazione le uova si schiudono, ed è in questo periodo che i genitori diventano più aggressivi, difendendo i piccoli avannotti da qualsiasi predatore cerchi di avvicinarsi.
Questa fase dura circa un mese, il tempo per permettere ai piccoli black bass di imparare a cavarsela da soli, dopo di che il genitore riprende le sue normali abitudini alimentari lasciando il nido. In questa fase non è raro vedere veri e propri casi di cannibalismo, in cui il balck bass caccia in mezzo a nuvole di avannotti della stessa specie.
Come avrete capito non è certamente difficile capire quando il bass sia in frega o meno, resta quindi al vostro buon senso decidere se pescarlo, sfruttando la sua vulnerabilità del momento, o meno.
Posso capire le difficoltà di passare un intero mese senza pescare ma come ho detto non è per forza obbligatorio restare a casa. Ad esempio pescando sui grandi laghi potremmo andare alla ricerca dei pesci attivi ignorando le zone con i nidi che troveremo.
Io personalmente preferisco preservare questa fantastica specie per gli anni futuri che pescare un pesce vulnerabile di cui sinceramente non andrei per nulla fiero.
In fine vorrei concludere per un piccolo consiglio, sia per coloro che proprio non riescono a farne a meno, sia per coloro a cui potrebbe capitare di incappare in un black bass durante il periodo di frega magari mentre si stanno cercando altri predatori:
- Trattate la preda con più cura possibile evitate i lunghi combattimenti che potrebbero stressare il pesce.
- Non perdete tempo con 1000 fotografie, tanto un bass pescato in frega è riconoscibilissimo dalla foto e, come abbiam detto, non vi farà certo onore.
- Rilasciatelo con la massima cura, e possibilmente, il più vicino possibile al nido, così che possa tornare presto a prendersi cura dei suoi piccoli, prima che ci pensi un altro predatore.