Il blog della pesca

Risvegli di pesca

ScaleOre 4.30 del mattino.L’appuntamento era alle 5 meno un quarto, ma il mio SOCIO è già sotto casa. Sta’ a “pressione”!!!

Io sto’ nel mio letto. Ieri sera dovevo andare ad una festa, ho rinunciato. Mi aspettava qualcosa di molto più mondano, di molto più stimolante, di molto più eccitante.

Ieri sera ho passato un paio di ore al computer per accertarmi che il tempo fosse stato buono per i successivi 3 giorni. Poi la classica occhiatina alle big sulle riviste. C’ho messo 2-3 ore per chiudere gli occhi e concentrarmi sul sonno che non arrivava. Troppi pensieri, troppo gasato. Domattina comincia la vita, questa notte non ha un senso, è soltanto una notte caricabatterie. A proposito le batterie??? Uuuu… meno male, sono sotto carica… Dicevo… È una notte di batticuore e sogni ricorrenti. È già una notte in riva al lago, è già battaglia.

Il socio inizia con gli squilli al mio cellulare, uno alle 4.35 a.m, ma io sto’ sognando ancora, un altro squillo arriva alle 4.40 a.m. ,ma ancora niente. Poi alle 4.45 a.m. la sveglia suona, per i primi 2 secondi non la sento, ma appena il tappo dalle mie orecchie si inizia a smuovere eccoooooomi… mi alzo di scatto, cerco il rod pod, il rod pod… dov’è il rod poooood! Devo stare attento all’acqua, si il rod pod e’ nell’acqua… tiro il fiato e mi guardo attorno ma… ma è la mia camera!!! ODDIO, mi dico, e poi tiro un sospiro di sollievo anche se il cuore ancora pompa sangue e adrenalina incessantemente, non tanto per il sogno ma perchè non si è slamata! Meno male.

Spesso la gente parla dei risvegli difficoltosi, del fatto che dal momento in cui aprono gli occhi a quello in cui si alzano dal letto passa anche un’ora… per un carpista in procinto di partire per una sessione di pesca tutto questo non può esistere.

Nel giro di 2 secondi ho già tutto l’occorrente addosso: polo rigorosamente verde militare, pantaloni modello guardia provinciale in servizio, scarponi da trekking, maglione in pile e giubbotto anch’esso rigorosamente verde arbusto nel mese di ottobre-novembre. Anche se mi sento ancora non abbastanza mimetizzato, mi avvio verso la cucina, bevo un po’ di acqua, ritorno nella mia cameretta e inizio il controllo dei vari caricabatteria “installati” dentro di essa, solitamente sono circa 8-9 caricabatterie in 20 metri quadri di cameretta con soltanto 3 prese per la corrente. Vabbè, comunque, stacco il mio “Arsenale energetico”, tutto carico… Grazie Madonna dell’energia elettrica!

Do un’ultima controllatina al mio amico borsone da boyscout che mi segue entusiasta in ogni mia uscita all’aria aperta (dico ultima controllatina perchè ho iniziato a riempirlo circa 15 giorni fa’ per paura di dimenticarmi qualcosa). Mi carico tutto in spalla ed eccollo… il cellulare che inizia a squillare, io dico: “PRONTO” e il mio socio risponde  “So’ due ore che sto’ qui’, ma si sveglio?” ed io: “Si si, avoglia che so’ sveglio! Arrivo!” e lui scocciato: “Muoviti!!!”.

Esco stracarico dalla mia stanza facendo il minor casino possibile dato che tutta la mia famiglia sta’ ancora dormendo, ma, come sempre, appena passo in punta di piedi davanti alla camera dei miei genitori sento un miagolio, attribuibile solo alla padrona di casa (mia madre) che recita:

“Ma dove vai?” ed io : “Mammaaaaa, sono 2 mesi che organizzo questa battuta di pesca, me ne vado una settimana sul lago…” e lei ripete sempre: “Mhua’(onomatopeico della sorpresa )… vabbe’, stai attento, mi raccomando!!!” E io le rispondo sottovoce: “Si tranquilla, tranquilla”.

Dopo la  conversazione con lo zombie, l’ultima tappa è rappresentata dall’ennesimo carico di roba, la più importante: Il CIBO. Faccio tappa in cucina, prendo il frigorifero portatile, socchiudo la porta di casa accompagnato da un sottofondo di vagoni ferroviari in transito proveniente sempre dalla stanza dei miei genitori.

CLLLLLLLLLLLAK!

La porta di casa è chiusa. Si parte, mi ripeto, CI SIAMO CI SIAMO CI SIAMO!!! le porte dell’ascensore che poco prima avevo prenotato, si parono. Luce.

Nello specchio non mi guardo, a pesca il look non conta.

E’ già adrenalina.

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